La delicata questione della quotazione in Borsa di Sea potrebbe essere giunta alle battute finali: dopo il si del Consiglio Provinciale la palla è passata al Consiglio Comunale di Milano, azionista di maggioranza della società aeroportuale, che con tutta probabilità decreterà lo sbarco dell’azienda a Piazza Affari entro il 2012.
L’approvazione della quotazione di Sea potrebbe tuttavia richiedere maggiore tempo dl previsto, a causa di un ricco pacchetto di emendamenti che, stando alle indiscrezioni, sarà proposto in sede di Consiglio da Pdl e Lega. Un’operazione che lo stesso Sindaco di Milano Giuliano Pisapia ha giudicato come vantaggiosa per la società che gestisce gli aeroporti del capoluogo lombardo, sottolineando tuttavia come sia sempre possibile un cambio di rotta: “Abbiamo deciso di quotare Sea a Piazza Affari perché da questa operazione la società avrà vantaggi di carattere economico. È del tutto evidente che non possiamo sapere oggi se questa operazione avrà dei benefici per il Comune di Milano. Si sappia che abbiamo la possibilità di cambiare prospettiva con scelte diverse“.
Meno dubbioso è invece il presidente di Sea Giuseppe Bonomi, il quale proprio nel corso di un’audizione a Palazzo Marino ha messo in evidenza come la quotazione in Borsa debba essere portata avanti entro l’anno, senza attendere il 2013 e approfittando delle condizioni favorevoli: “È evidente che il mercato presenta delle incertezze, ma inferiori a quelle con le quali ci siamo confrontati negli ultimi mesi del 2011“. Bonomi fa riferimento all’indice di volatilità del mercato, che è passato dal 55% al 21,8%, così come l’indice Ftse incrementato del 13,3%.
Il presidente ha inoltre illustrato come potrebbero essere utilizzati eventuali fondi derivati da un aumento del capitale, finalizzati non a sostenere nuovi investimenti ma al potenziamento di altre strutture aeroportuali attraverso possibili acquisizioni. Notizie dettagliate arrivano anche in merito al piano industriale elaborato da Sea per i prossimo 4 anni: investimenti per 500 milioni di euro, previsti anche tenendo conto del probabile incremento del tasso di crescita anno dei passeggeri che volano su Milano.