Piano Export: 600 miliardi entro il 2015

di Teresa Barone

17 Gennaio 2013 11:00

Tutti gli obiettivi del nuovo Piano Export 2013-2015: favorire l?internazionalizzazione e la formazione delle aziende che guardano ai mercati esteri.

Il Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera e il presidente dell’Agenzia Ice, Riccardo Monti, hanno reso noti i dettagli del Piano Nazionale Export 2013-2015, basato sul conseguimento di obiettivi che porteranno introiti fino a 600 miliardi di euro in 3 anni.

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La presentazione del Piano è stata inoltre l’occasione per mettere nero su bianco alcuni dati che riguardano le esportazioni del 2012, decisamente positivi: l’anno appena trascorso ha visto un incremento del 5% del valore delle esportazioni, generando introiti fino a 470 miliardi di euro. Un valore che ben rappresenta la competitività delle aziende italiane nei mercati esteri.

Il Piano Export si baserà sia sul potenziamento dei fondi destinati all’internazionalizzazione delle imprese, sia delle risorse finalizzate a promuovere le aggregazioni tra imprese, come anche a intensificare programmi formativi per le aziende che vogliono espandersi oltralpe.

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Corrado Passera ha sottolineato i nodi cruciali del Piano: “L’internazionalizzazione è stata uno dei cardini della politica industriale del nostro Governo. Anche in un periodo di crisi la propensione internazionale del nostro sistema produttivo, misurata dalla quota di export sul Pil, è cresciuta in modo significativo, passando dal 22 al 30%. Le nostre quote di mercato tengono meglio rispetto a quelle di molti nostri competitors. Il Piano presentato oggi fissa un obiettivo ambizioso, ma alla nostra portata. In quest’anno abbiamo lavorato per rafforzare e ampliare gli strumenti a supporto dell’internazionalizzazione delle imprese. Con la ricostituzione della nuova Agenzia Ice, la concentrazione di tutti gli strumenti di export finance presso la Cdp e l’istituzione del Desk Italia per l’attrazione degli investimenti esteri si è creato un modello completo ed efficace. Se si lavora insieme, davvero si può fare la differenza“.