Prestiti tra privati a tassi sostenibili e sotto la vigilanza di Istituti di Pagamento: ecco i principi base del social lending, un nuovo sistema di finanziamento che prevede la concessione di un prestito da parte di un lender e il rimborso a condizioni favorevoli.
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Letteralmente prestito sociale, il social lending è reso possibile anche grazie all’esistenza di portali Web finalizzati a far incontrare domanda e offerta, mettendo in comunicazione chi ha la necessità di chiedere un prestito con chi ha a disposizione una certa liquidità.
Proprio per i prestatori, infatti, il social lending rappresenta l’opportunità di assicurarsi un rendimento anche notevole in modo innovativo, e soprattutto sociale.
Perché preferire questo sistema di finanziamento a quello offerto da banche e finanziarie? Secondo quanto affermato da Maurizio Sella, Ad di Smartika (uno dei portali che nasce come Istituto di Pagamento vigilato dalla Banca d’Italia), le persone fisiche tendono maggiormente a restituire un prestito erogato da un privato piuttosto che da un istituto di credito, tanto che il tasso di insolvenza per questa tipologia di finanziamenti è pari allo 0,9%.
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Meno rischi per chi presta il denaro, quindi, somme che generalmente spaziano dai 500 euro ai 50mila euro. Per quanto riguarda i tassi di interesse, è sempre Sella a menzionare il 9,5% come tasso medio e meno del 6% come tasso ottimale. Se il 90% dei prestatori è di sesso maschile, il 25% dei richiedenti è invece donna.