Audio branding per attirare i clienti

di Chiara Basciano

Pubblicato 19 Agosto 2016
Aggiornato 27 Maggio 2019 10:18

Utilizzare la musica per allargare i confini del marketing.

La musica è coinvolgimento e passione, riuscire ad utilizzarla per pubblicizzare il proprio brand significa stabilire un legame emotivo coi propri clienti. Sono anni che i grandi marchi sfruttano le potenzialità dell’audio branding, ma non si tratta di un tipo di marketing complesso quindi è accessibile ad aziende di ogni dimensione.

Le sue declinazioni sono moltissime, si può creare una vera e propria partnership con il mondo della musica, o sfruttare le potenzialità di un logo sonoro.

Ma anche il jingle che accompagna la pubblicità diventa un tratto distintivo del marchio e questo si sa, da anni. Ambiti ancora più complessi riguardano l’hold on music, la business radio, il sound storytelling, la sonorizzazione di eventi, le presentazioni. Non ci sono limiti alle potenzialità della musica.

L’importante è essere sempre chiari, avere un gusto preciso e, soprattutto, affidarsi a professionisti che sappiano come rendere il suono un’esperienza coinvolgente. La musica troppo ossessiva, che si ripete ogni volta che si accede al sito aziendale, troppo spesso induce il cliente a tenere il volume del proprio pc spento. Offrire al contrario un’esperienza piacevole induce il cliente a tornare più volte sul sito.

Il limite tra noia e affezione è molto piccolo, scegliere un motivo musicale riconoscibile può diventare un’arma a proprio favore, come i vecchi caroselli insegnano, ma non rinnovarsi mai rischia di essere pericoloso per l’immagine del brand.