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TFR: novità per i dipendenti pubblici

di Paolo Iasevoli

Pubblicato 7 Marzo 2007
Aggiornato 17 Settembre 2013 17:44

Da un'intesa tra Aran e sindacati nasce un fondo di previdenza complementare: si aprono nuove opzioni nei settori di Istruzione, Sanità, Regioni e Autonomie Locali

I dipendenti pubblici hanno un’opzione in più per gestire il proprio TFR (Trattamento di Fine Rapporto) che, a seguito dell’ultima Finanziaria, ha introdotto modifiche significative andando a interessare anche le PMI.

Per aiutare le imprese a gestire meglio il fondo TFR dei propri dipendenti sono sorte numerose iniziative, come quella recentemente promossa da Intesa Sanpaolo. Altrettanto attiva risulta essere la situazione per quanto riguarda i lavoratori pubblici.

Dopo il Fondo Scuola Espera dedicato al settore dell’istruzione, ieri Aran e i sindacati hanno raggiunto un accordo per l’istituzione di un fondo di previdenza complementare che interesserà 1,3 milioni di lavoratori dei settori di Sanità, Regioni e Autonomie Locali.

La partecipazione al fondo è volontaria e aperta a tutti i lavoratori con qualsiasi forma contrattuale (a tempo indeterminato, determinato e part time) purché di durata superiore a 3 mesi.

Il versamento del contributo è a carico sia del dipendente che del datore di lavoro e sarà pari all’1% della retribuzione utile ai fini del Tfr.

Inoltre, si legge sul Sole 24 Ore, l’Inpdap contabilizzerà:

  • il 2% della retribuzione utile al calcolo del Tfr dei dipendenti già occupati al 31 dicembre 1995 e di quelli assunti dal 1?ennaio 1996 al 31 dicembre 2000;
  • l’1,5% della base contributiva di riferimento del trattamento di fine servizio secondo le modalità previste dall’articolo 2 commi 4 e 5 del Dpcm 20 dicembre 1999;
  • il 100% del Tfr maturato nell’anno per i lavoratori assunti dal 1 Gennaio 2001.

Al raggiungimento dell’età pensionabile il lavoratore avrà diritto alle prestazioni pensionistiche di vecchiaia se ha contribuito per almeno 5 anni al fondo ma potrà comunque ottenere anticipazioni in casi eccezionali (acquisto della prima casa o spese sanitarie) dopo 8 anni dall’iscrizione al fondo.