Il commercio elettronico B2C in Italia gode di buona salute: nel 2008 ha registrato una crescita del 18% per un giro d’affari di 5,9 miliardi di euro e nel 2009, nonostante la crisi, le stime parlano di un trend stabile (+0,4%) con un aumento degli ordini del 10% in tutti i settori.
Se ne è parlato ieri e oggi a Milano al “Netcomm e-Commerce Forum 2009“, organizzato per il quarto anno dal consorzio del commercio elettronico italiano Netcomm, con un ricco programma di conferenze e workshop su scenari, prospettive, opportunità e stato dell’arte del commercio elettronico in Europa lato domanda e offerta.
Un momento di approfondimento rivolto a operatori e aziende interessate a comprendere le dinamiche del mondo delle vendite online e utilizzarle come leva strategica per la competitività anche sui mercati internazionali.
Punto di partenza dell’analisi, le abitudini degli utenti in Rete alla luce dei dati dell’indagine 2009 sul consumatore, realizzata da Netcomm e GFK Eurisko.
Nel 2008 i compratori online sono stati circa 5,3 milioni. A fare da incentivo, marca, buona reputazione del sito, compresenza di canali tradizionali e online e un efficace passaparola, tramite forum, blog e social network.
In questa ottica, si è fatto il punto sul processo decisionale e operativo che caratterizza gli acquisti su Internet, il ruolo dell’infocommerce e l’interazione tra canali digitali e canali fisici.
Ad illustrare le tendenze dell’e-Commerce in Italia per l’anno in corso, la School of Management del Politecnico di Milano, attraverso la versione aggiornata dell’Osservatorio BtoC 2008 con i dati di vendita 2008 e primo trimestre 2009.
Come illustrato da Alessandro Perego, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio, «nel 2008 l’e-Commerce B2C è cresciuto in Italia complessivamente del 18%, con un +50% per l’abbigliamento, +27% per editoria, musica e audiovisivi, +21% per il turismo, +16% per le assicurazioni e +14% per l’informatica e l’elettronica».
Infine, alla Tavola rotonda con i principali operatori dell’e-Commerce italiano ed europeo ci si è confrontati su quanto emerso dalle ricerche, anche in relazione a quello globale: per il 2011 si stima per l’Italia una crescita maggiore pari a 260 miliardi di euro, più che negli altri paesi europei o in USA (180 miliardi di euro).
Per il presidente Netcomm Roberto Liscia, ora è necessario abbattere le barriere culturali «causa della sfiducia dei consumatori e delle imprese, nei confronti di Internet come canale distributivo, sviluppando le infrastrutture necessarie per la crescita dell’e-Commerce e consolidando l’impianto normativo a sostegno di questo settore».