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Delega fiscale: proroga di sei mesi

di Barbara Weisz

Pubblicato 16 Febbraio 2015
Aggiornato 23 Febbraio 2015 09:40

I decreti attuativi della Delega fiscale non arrveranno entro il 27 marzo, il Governo chiederà sei mesi di proroga, slitta la norma "salva Berlusconi": annuncio di Casero.

Si allungano i tempi per la presentazione da parte del Governo dei decreti attuativi della Delega fiscale: il 20 febbraio arriverà un primo pacchetto, dedicato alla competitività delle imprese, ma le nuove regole sui reati tributari, che contengono fra le altre cose la famosa norma sulla non punibilità per evasioni sotto il 3% dell’imponibile, ribattezzata “Salva Berlusconi“, non saranno pronte prima di maggio. Le nuove tempistiche sono state annunciate dal viceministro all’Economia, Luigi Casero, che in audizione alla Commissione Finanze della Camera ha dichiarato l’intenzione del Governo di chiedere una proroga di sei mesi per l’attuazione della Delega fiscale, rispetto alla scadenza del 27 marzo 2015.

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Proroga

Ricordiamo che la legge delega sulla Riforma Fiscale, legge 23/2014, è entrata in vigore il 27 marzo del 2014 e prevede 12 mesi per l’attuazione delle deleghe, che quindi dovrebbero arrivare tutte entro il prossimo 27 marzo 2015. È questo il termine che l’Esecutivo si prepara a rinviare. Si discute ora il veicolo attraverso il quale stabilire la proroga, che potrebbe essere la legge di conversione del decreto sull’IMU agricola.

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Norme attuate

In attuazione delle delega ci sono già provvedimenti approvati, come ad esempio quelli sul nuovo Catasto e sul 730 precomilato, che partirà operativamente da questo 2015, mentre ci sono capitoli ancora aperti. Il più caldo, quello appunto denominato “Salva Berlusconi”, relativo all’ipotesi (inserita in un dlgs in dicembre, poi ritirato), di garantire una soglia di non punibilità per l’evasione sotto il 3% del proprio imponibile.

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Nuovo calendario

Secondo il nuovo timing previsto, nell’arco dei prossimi tre mesi l’esecutivo presenterà tutti i decreti attuativi, che arriveranno poi ad approvazione definitiva entro i successivi tre mesi. In questo modo, spiega Casero:

Il Governo punta a «presentare provvedimenti omogenei», con un primo pacchetto concentrato sullo «sviluppo della concorrenza e dell’attrattività per le imprese italiane e straniere», e un secondo (prevedibilmente presentato in maggio) «legato all’accertamento, alle sanzioni e al contenzioso». In questo modo, ci sarà «un tempo maggiore per il confronto, per arrivare a decisioni condivise e per riuscire ad avere un provvedimento il più condiviso possibile».

Rinforza il concetto il premier, Matteo Renzi:

«Abbiamo deciso di verificare bene la delega fiscale», spiega, per poi sottolineare, «tutti dicono che salva Berlusconi. Ma Berlusconi con questa vicenda non c’entra niente. Leggere queste norme come “Salva Berlusconi” vuol dire credere nell’iperuranio. Dal 1° settembre avremo un sistema che funziona dove si riescono a riportare a casa tutti i soldi». E ancora: «il caso Falciani (relativo a una maxi evasione internazionale attraverso conti della banca Hsbc, n.d.r.) è emblematico: l’Italia ha contestato 740 milioni di potenziale evasione e ne ha portati a casa 29. La Francia ha fatto un’indagine e ha scelto di contestare un tot di evasione, riuscendo a portare a casa tutti i soldi, così come la Germania. Si chiederanno perché gli italiani non riescono a portare a casa tutti i soldi».