Presentata ieri la relazione annuale Antitrust da parte del presidente Antonio Catricalà , che ha esortato a prestare attenzione affinchè la crisi non alimenti il rischio di protezionismo e ad andare avanti con le liberalizzazioni, incoraggiando lo sviluppo di autonome iniziative imprenditoriali.
La relazione ha evidenziato un rapporto difficile tra banche e Pmi, causato dalla trasparenza spesso troppo scarsa nei confronti dei clienti.
«Stabilità e redditività degli enti creditizi discendono anche da fattori reputazionali… parte della sfiducia è dovuta alle prassi contrattuali spesso troppo articolate e difficilmente comprensibili da parte dei clienti, ha spiegato Catricalà.
Molte le denunce ricevute dall’Autorità garante (pur non avendo specifiche competenze nei loro confronti) da parte delle piccole e medie imprese verso gli istituti di credito, manifestando un alto grado di insoddisfazione.
Sarebbero diversi gli enti creditizi a mettere in atto una serie di comportamenti indicati nel 2007 dal legislatore – insieme alle clausole generali della correttezza, della diligenza e della lealtà – da sanzionare poichè ritenuti illeciti.
Ad esempio, vi sono banche che, potendo praticare la surroga nel mutuo a costo zero come previsto dalla legge, offrivano invece soluzioni onerose. Nonostante la sconfitta subita nel primo grado di giudizio, l’azione repressiva a carico di questi istituti di credito ha portato comunque al successo di una negoziazione della surroga a titolo gratuito.