Nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza

di Anna Fabi

Pubblicato 7 Novembre 2018
Aggiornato 14 Gennaio 2019 10:31

Nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, con regole semplificate che favoriscono la soluzione delle crisi.

Il Consiglio dei Ministri ha approvato in via preliminare il decreto legislativo che introduce il nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza. Una sorta di riforma fallimentare con una serie di norme che faciliteranno il ricorso delle imprese a istituti di allerta e composizione assistita della crisi (in attuazione della delega prevista dalla legge 155/2017).

La ratio della norma è di consentire alle aziende sane ma in difficoltà finanziarie di far fronte ai problemi proseguendo l’attività, in linea con le direttive europee.

Sono previsti indicatori di crisi che consentano di misurare difficoltà di natura reddituale e patrimoniale in relazione alle dimensioni e alle tipologie di attività delle imprese: ad esempio, ci saranno indici per misurare la sostenibilità dei debiti per il semestre successivo, le prospettive di continuità aziendale per l’esercizio in corso, e tutta una serie precisa di parametri di bilancio.

La legge offre un quadro normativo unitario e un punto di riferimento per le diverse procedure concorsuali e di risoluzione delle crisi.

Si introduce, ad esempio, la differenza fra crisi (situazione che presenta un pericolo di futura insolvenza) e insolvenza vera e propria. Viene abbandonato invece il termine fallimento, con la sua connotazione di eccessiva negatività, a favore di una terminologia che metta maggiormente l’accento sulla possibilità di superare le crisi. Vengono poi semplificate e rese più chiare le procedure concorsuali, valorizzando il principio della certezza del diritto.