La pensione è il mio unico reddito e, oltre a un conto corrente bancario su cui mi viene accreditata, ho aperto un libretto postale e impiegato parte dei risparmi in depositi e buoni postali: devo indicarli nel 730?
Le confermo che i risparmi postali non vanno inseriti nella dichiarazione dei redditi. Quindi, nel suo 730 lei dovrà indicare esclusivamente la pensione che percepisce.
I libretti postali o altri tipi di investimenti in forma di deposito non costituiscono redditi imponibili IRPEF, di conseguenza non rientrano nell’obbligo di dichiarazione. Gli utili che ne derivano sono infatti soggetti a tassazione separata, applicata direttamente dalla banca o dal soggetto che gestisce lo strumento finanziario, diversamente dai redditi da lavoro o pensione, che sono assoggettati all’IRPEF ordinaria e per le quali si paga un acconto in forma di trattenuta ogni mese, con il conguaglio finale nel 730.
Nella dichiarazione dei redditi si inseriscono esclusivamente i redditi da lavoro e assimilati (come la pensione), quelli da capitale o da immobili. Non vanno dichiarati gli investimenti sottoposti a ritenuta alla fonte.
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I risparmi vanno invece inseriti in DSU ai fini ISEE, nella sezione relativa al patrimonio del nucleo familiare. Si tratta però di un documento ben diverso dalla dichiarazione dei redditi e non si compila per pagare le tasse bensì per attestare la propria situazione economica con l’obiettivo di accedere a prestazioni di welfare. Nell’ISEE vanno indicati quindi indicati anche i rapporti finanziari, compreso il conto o il libretto postale (con le agevolazioni del caso, a partire dall’esclusione fino a 50mila euro per ciascun nucleo familiare, del valore dei prodotti a garanzia pubblica, compresi Buoni Fruttiferi e Libretti di Risparmio Postale).
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz
