Cessioni quinto detraibili nel 730?

Risposta di Barbara Weisz

6 Aprile 2018 10:28

Pietro chiede:

Separato con omologa, ho due cessioni del quinto per spese sostenute durante il matrimonio: posso considerarsi alla pari del mantenimento verso l’ex coniuge? Sono detraibili nel 730?

Direi che le spese di mantenimento che lei affronta tramite cessioni del quinto siano detraibili nel 730, non mi pare che ci siano impedimenti normativi. Il riferimento è la norma primaria, ovvero l’articolo 10, lettera c, del Dpr 917/1986, che inserisce fra gli oneri deducibili:

gli assegni periodici corrisposti al coniuge, ad esclusione di quelli destinati al mantenimento dei figli, in conseguenza di separazione legale ed effettiva, di scioglimento o annullamento del matrimonio o di cessazione dei suoi effetti civili, nella misura in cui risultano da provvedimenti dell’autorità giudiziaria.

I requisiti che questa norma richiede sono i seguenti: la somma deducibile è un assegno periodico (quindi, non una somma una tantum), non può comprendere cifre destinate al mantenimento dei figli e deve essere prevista da provvedimento dell’autorità giudiziaria.

Nel suo caso, c’è un’omologa di separazione, che è un decreto emesso dal tribunale e quindi rientra fra i provvedimenti emessi dall’autorità giudiziaria.

L’unico dubbio riguarda la destinazione delle somme oggetto di cessione del quinto: se vanno esclusivamente al coniuge non c’è problema, se sono destinate a figli, potrebbe dedurre solo la parte destinata al coniuge (in mancanza di specifico provvedimento del magistrato, si considera destinato al coniuge il 50% dell’assegno).

Non sono in grado di produrle un riferimento specifico che attesti l’equiparazione fra la cessione del quinto e l’assegno di mantenimento, ma non credo sia necessario. L’assegno di mantenimento, previsto dall’articolo 156 del codice civile, è una somma, stabilita dal giudice (nel vostro caso, dall’omologa di separazione) in base a quanto è necessario per il mantenimento del coniuge. Mi sembra che il suo caso risponda perfettamente a questa definizione. Fra l’altro, lo stesso articolo 156 prevede anche la possibilità, per il giudice, di stabilire una garanzia, nel caso in cui lo ritenga necessario. Il suo caso è simile, nel senso che nel provvedimento di separazione è previsto un meccanismo di mantenimento che garantisce il coniuge.

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Risposta di Barbara Weisz