
La legge delega per la riforma fiscale (pubblicata in Gazzetta Ufficiale come Legge 111/2023 del 9 agosto) introduce misure significative come il concordato preventivo biennale riservato alle Partite IVA e alle imprese di dimensioni minori (articolo 17).
Il concordato preventivo biennale prevede la pattuizione anticipata dell’importo delle tasse per due anni (senza controlli) con associato un regime premiale, secondo le intenzioni di Governo dovrebbe rivolgersi non soltanto ai soggetti ISA ma anche ai lavoratori autonomi, estendendo il totale dei contribuenti potenzialmente interessati.
Per definire il perimetro della platea dei beneficiari è prevista una semplificazione degli strumenti di valutazione del reddito come gli ISA e l’incrocio di banche dati note all’Amministrazione finanziaria. Vediamo i dettagli.
Concordato biennale: cosa prevede la Legge Delega
Per i soggetti di minore dimensione, si prevede l’introduzione del concordato preventivo biennale a cui possono accedere i contribuenti titolari di reddito di impresa e di lavoro autonomo, prevedendo:
- l’impegno del contribuente, previo contraddittorio con modalità semplificate, ad accettare e a rispettare la proposta per la definizione biennale della base imponibile ai fini delle imposte sui redditi e dell’IRAP, formulata dall’Agenzia delle Entrate, anche utilizzando le banche dati e le nuove tecnologie a sua disposizione ovvero anche sulla base degli indicatori sintetici di affidabilità per i soggetti a cui si rendono applicabili;
- l’introduzione di un regime di adempimento collaborativo per le persone fisiche che trasferiscono la propria residenza in Italia nonché per quelle che la mantengono all’estero ma possiedono, anche per interposta persona o tramite trust, nel territorio dello Stato un reddito complessivo, comprensivo di quelli assoggettati a imposte sostitutive o ritenute alla fonte a titolo d’imposta, mediamente pari o superiore a un milione di euro. Si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni anche in merito alla semplificazione degli adempimenti e agli effetti ai fini delle sanzioni amministrative e penali.
Benefici del concordato preventivo
Nella legge delega per la riforma, il concordato biennale rappresenta un patto fiscale tra l’Amministrazione finanziaria e i contribuenti di dimensioni minori.
La legge prevede in questo senso un potenziamento e una semplificazione del regime dell’adempimento collaborativo, con l’introduzione di maggiori meccanismi premiali e la riduzione della soglia di ingresso al regime.
Coordinamento con altre regole fiscali
La legge delega preve:
- l’irrilevanza, ai fini delle imposte sui redditi e dell’IRAP nonché dei contributi previdenziali obbligatori, di eventuali maggiori o minori redditi imponibili rispetto a quelli oggetto del concordato, fermi restando gli obblighi contabili e dichiarativi;
- l’applicazione dell’IVA secondo le regole ordinarie, comprese quelle riguardanti la trasmissione telematica dei corrispettivi e la fatturazione elettronica;
- la decadenza dal concordato nel caso in cui, a seguito di accertamento, risulti che il contribuente non ha correttamente documentato, negli anni oggetto del concordato stesso o in quelli precedenti, ricavi o compensi per un importo superiore in misura significativa rispetto al dichiarato ovvero ha commesso altre violazioni fiscali di non lieve entità.