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Dichiarazione dei redditi e precompilata: il calendario fiscale 2023

di Barbara Weisz

22 Marzo 2023 18:35

Dal 2 maggio i contribuenti potranno consultare la dichiarazione dei redditi precompilata: le scadenze per chi presenta il 730 o il Modello Redditi PF.

Per conoscere tutte le scadenze bisogna attendere che l’Agenzia delle Entrate aggiorni il portale informativo dedicato alla dichiarazione precompilata, ma a grandi linee il calendario della stagione dichiarativa 2023 è già contenuto nelle istruzioni di compilazione dei modelli.

Vediamo nel dettaglio le scadenze fiscali per la dichiarazione dei redditi 2023 in base al calendario attualmente noto.

Scadenze per la dichiarazione dei redditi

Dopo la consegna della Certificazione unica relativa ai redditi percepiti nel 2022 (CU 2023), la data fondamentale è quella del 2 maggio, quando saranno disponibili il Modello 730 e il Modello Redditi PF (Persone fisiche) in versione precompilata, che ogni contribuente può consultare nella propria area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate. Non c’è ancora una data ufficiale per l’avvio dello step di modifica e invio, che di norma scatta comunque cica 15 giorni dopo il momento in cui è disponibile in consultazione la propria dichiarazione.

Il modello 730 precompilato va inviato all’Agenzia delle entrate entro il 30 settembre. Stessa data per coloro che inviano il 730 ordinario tramite Caf, professionista abilitato o sostituto d’imposta. Il modello Redditi PF va invece inviato entro il 30 novembre, online oppure attraverso Caf o professionisti abilitati. Chi sceglie la presentazione cartacea presso un ufficio postale, deve consegnarlo entro il 30 giugno.

Si attendono infine le indicazioni relative ad altre scadenze intermedie per chi presenta i 730 precompilato (ad esempio, entro quando si può correggere un modello già inviato presentando un’altra dichiarazione).

Riepilogo calendario fiscale

  • 2 maggio: da questa data è possibile consultare la propria dichiarazione dei redditi precompilata (modello 730 e MOdello Redditi pf). La scadenza ordinaria sarebbe il 30 aprile, ma siccome è sabato slitta al primo feriale successivo, lunedì 2 maggio;
  • 30 settembre: scadenza per la presentazione del Modello 730 precompilato;
  • 10 ottobre: comunicazione al sostituto d’imposta sul secondo o unico acconto IRPEF;
  • 25 ottobre: termine ultimo per la presentazione del 730 integrativo, per correggere una dichiarazione già presentata;
  • 30 novembre: presentazione modelli Redditi pf, Redditi pf correttiva nei termini.

Scadenze per sostituti d’imposta e intermediari

Se il contribuente presenta la dichiarazione tramite il sostituto d’imposta come il datore di lavoro (al quale deve aver consegnato specifica delega entro lo scorso 15 gennaio, riceverà da quest’ultimo copia della dichiarazione elaborata, prospetto di liquidazione, modello 730-3 l’indicazione del rimborso che sarà erogato o delle somme che saranno trattenute entro le seguenti scadenze:

  • 15 giugno per le dichiarazioni presentate entro il 31 maggio;
  • 29 giugno per quelle presentate dal 1° al 20 giugno;
  • 23 luglio per quelle presentate dal 21 giugno al 15 luglio;
  • 15 settembre per quelle presentate dal 16 luglio al 31 agosto;
  • 30 settembre per quelle presentate dal 1° al 30 settembre.

Stesse scadenze per chi invece presenta il 730 tramite Caf o intermediari abilitati. Chi infine presenta il Modello Redditi PF, riceverà invece dall’intermediario la copia della dichiarazione presentata entro 30 giorni dal termine previsto per la presentazione della dichiarazione per via telematica (quindi, entro al fine dell’anno).

Quando si pagano le tasse

Le scadenze per il pagamento delle tasse non sono state modificate, quindi il saldo 2022 e l’acconto 2023 si pagano entro il 30 giugno (oppure entro il 30 luglio con la maggiorazione minima dello 0,04%). E’ possibile pagarle a rate, con un calendario che cambia a seconda della titolarità o meno di una partita IVA.

Per i titolari di reddito da lavoro dipendente o assimilato e per i pensionati il discorso è diverso, perché le tasse vengono trattenute direttamente in busta paga. A partire dalla retribuzione di competenza del mese di luglio, il datore di lavoro o l’ente pensionistico effettuano i rimborsi che risultano dalla dichiarazione, oppure viceversa trattengono le eventuali somme in più dovute al Fisco (in un’unica soluzione o a rate, su richiesta del contribuente). Per i pensionati, l’operazione di rimborso o conguaglio avviene con i cedolini di agosto o settembre.

Ecco in tabella le scadenze per la rateazione delle partite IVA:

E quelle per chi invece non ha la partita IVA: