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Novità 730 e Redditi 2021: Vademecum Agenzia Entrate

di Alessandra Gualtieri

28 Giugno 2021 11:30

Le novità del 730 e Redditi 2021 nella Circolare dell’Agenzia delle Entrate per CAF e professionisti sulla presentazione della dichiarazione dei redditi.

Nuovo vademecum per gli operatori, CAF, consulenti e professionisti che affiancano imprese e cittadini in fase di dichiarazione dei redditi: si tratta della Circolare n. 7/E  dell’Agenzia delle Entrate, con tutte le novità della Precompilata 2021: dalle spese sanitarie detraibili solo se tracciate ai bonus casa potenziati, dai crediti d’imposta ai nuovi contributi, con tutte le regole per la corretta compilazione della dichiarazione dei redditi tramite Modello 730 e Modello Redditi (ritenute, oneri detraibili e deducibili, crediti di imposta, obblighi di produzione documentale e di conservazione, ecc).

I contenuti sono divisi per aree tematiche, tenendo conto di tutte le modifiche normative e interpretative e gli aggiornamenti sulle agevolazioni (es.: interventi edilizi per ristrutturazioni coordinati con il Superbonus, aggiornamento dei modelli di autocertificazione, nuove informazioni per il Bonus Facciate). Ampio spazio anche alle nuove agevolazioni su mutui, canoni di locazione e acquisto prima casa in ottica Covid, con i vari  chiarimenti del caso. Ad esempio, il via libera alla detassazione degli affitti non riscossi per comprovata intimazione di sfratto per morosità o ingiunzione di pagamento, e l’estensione temporale per i benefici di acquisto e/o riacquisto prima casa in seguito alla sospensione dal 23 febbraio 2020 al 31 dicembre 2021, dei termini per gli adempimenti necessari.

Altro capitolo fondamentale è quello delle spese detraibili (19% IRPEF) legate alla tracciabilità dei pagamenti: è necessario che la fattura, la ricevuta fiscale o il documento commerciale riportino la relativa annotazione. In alternativa, si possono usare: ricevuta del bonifico o del pagamento tramite carta di debito o di credito, estratto conto, copia del bollettino postale o del Mav e dei pagamenti con PagoPa o Mobile App della propria banca. Dunque, in estrema ratio anche l’estratto conto costituisce una possibile prova del pagamento tracciato, che il contribuente può utilizzare nel caso non disponga di altre prove.