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Come certificare la professione di Project Manager?

di Simona Caracciolo

Pubblicato 6 Febbraio 2008
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:37

Per rispondere alle esigenze di un mercato caratterizzato dalla libera circolazione dei cittadini e dei lavoratori, molte società  di consulenza e formazione stanno ampliando la propria offerta di corsi e workshop sui temi del Project Management.

La proposta didattica si amplia e completa sempre più, integrando percorsi formativi già  consolidati con nuovi approcci e tecniche avanzate di gestione, come la Teoria dei Vincoli, Risk Management, Earned Value Management, cui sono aggiunti laboratori didattici sull’utilizzo degli strumenti informatici per la gestione dei progetti.

L’ampliamento dell’offerta didattica si collega nella stragrande maggioranza dei casi alla possibilità  per un professionista più o meno formato e “skillato” di ottenere le certificazioni di Project management.

Ottenere una Certificazione per il project management significa per un professionista attestare secondo differenti livelli di credenziali, riconosciute a livello internazionale, la padronanza di competenze e tecniche di Project Management.

Il raggiungimento della certificazione consente di rendere visibile internamente e esternamente ad un’organizzazione una competenza avanzata in quest’ambito disciplinare.

Per ottenere la certificazione ogni candidato deve soddisfare tutti i requisiti di formazione e di esperienza stabiliti dall’istituto certificante e deve dimostrare un accettabile e valido livello di conoscenza sul PM.

È della fine del 2007 la notizia che il PMI introdurrà  nel 2008 due nuove Credenziali Specialistiche sul Project Management: Project Risk Management e Project Scheduling. Esse sono una risposta alla domanda del mercato per ruoli interni al team di progetto sempre più specializzati.

Che dire! Non si finisce mai di imparare. Ma vale questo a diffondere la cultura del PM nelle realtà  medio piccole?