Lavoro: le regioni dove si trova più impiego

di Alessandro Vinciarelli

Pubblicato 7 Agosto 2014
Aggiornato 24 Settembre 2015 12:58

I dati elaborati dal Centro Studi di Confartigianato sull'occupazione in Italia: la classifica delle regioni e dei settori con il maggior numero di annunci di lavoro.

In questo periodo di difficile congiuntura economica, che sta portando molte imprese addirittura a chiudere, trovare lavoro non è sempre facile. Consapevole della situazione il Centro Studi di Confartigianato, rielaborando i dati dei rapporti ISTAT ed Eurostat sul 2014, ha stilato una classifica delle regioni in cui si trova più facilmente impiego, tra le quali primeggiano quelle localizzate nelle aree del Centro Nord.

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Regioni

In generale, nel primo trimestre 2014 in Italia l’indice di occupazione è sceso dello 0,9%, ma in sei regioni l’occupazione è migliorata:

  • in Trentino Alto Adige c’è stato un incremento del +2,5%;
  • in Valle d’Aosta del +2%;
  • in Toscana del +1,7%;
  • nel Lazio del +0,3%;
  • in Emilia Romagna e Marche de +0,1%.

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Settori

Dal punto di vista del settore, sembra essere più facile trovare lavoro in:

  • informatica (produzione di software, consulenze), grazie alla diffusione di Internet e del commercio elettronico (+10,4%), con un peso dell’occupazione delle piccole imprese del 47,2%;
  • servizi di assistenza sociale residenziale (+8,4%) e non residenziale (+7,6%) e ristorazione (+5,6%);
  • studi professionali (+5,5% per architettura e ingegneria);
  • fabbricazione dei macchinari, dove l’occupazione sale del +5% e in cui il 43,7% dell’occupazione è in piccole imprese;
  • confezione di articoli di abbigliamento (+4,9%), con un peso dell’occupazione delle piccole imprese pari al 70%.

Lavoratori

A reggere è principalmente l’occupazione dei lavoratori con più di 35 anni di età, cresciuta del +0,9% nel corso dell’ultimo anno, e dei lavoratori autonomi in calo solo del -0,2% contro una perdita 367.000 posti di lavoro per i dipendenti e un calo annuo del -1,2%. In totale in Italia ci sono 5,3 milioni di persone con gravi difficoltà nel mercato del lavoro:

  • 3,2 milioni di disoccupati;
  • 1,7 milioni di inattivi;
  • 1,2 milioni che hanno perso il posto dall’inizio della crisi (dal 2008 ad oggi).