Un’azienda efficiente, che vuol crescere puntando al mercato extranazionale non può prescindere da un consiglio di amministrazione attivo e competente. Con questo spirito il Rapporto Heidrick & Struggles 2009 ha vagliato l’operato di 371 CdA di altrettante società europee quotate, anche medie imprese.
I criteri di valutazione hanno coinvolto diverse aree decisionali e di attuazione.
In particolare, sono stati considerati aspetti chiave come composizione ed equilibrio dei componenti, oppure il tempo che ogni partecipante può dedicare alle attività del CDA.
Inoltre hanno avuto un peso rilevante: la presenza sui mercati internazionali, la presenza e lo sviluppo di riunioni stabili e regolari per valutare l’efficienza aziendale, la presenza della quota rosa e altri parametri secondari.
Nella classifica delle undici migliori governance conquistano le prime posizioni rispettivamente Regno Unito, Paesi Basse e Svezia, seguiti a ruota da Svizzera, Finlandia e Francia.
Con un maggiore distacco dal gruppo di testa emergono Italia – che quindi si posiziona a metà classifica – Spagna, Belgio e Portogallo. Chiudono la top list Germania, Danimarca e Austria.
Il nostro Paese conquista quindi il settimo posto, con una valutazione di 53/100, al di sotto della media europea di 56/100: a pesare negativamente, la valutazione dell’efficienza e della trasparenza.