I Social Network per le Pmi

di Elena Liziero

17 Novembre 2008 09:00

Consigli pratici per le piccole e medie aziende che vogliono utilizzare i siti di Social Network come utili ed economici strumenti di Business 2.0

I social network sono sempre più utilizzati dalle aziende per attivare nuove forme di marketing 2.0. I vantaggi sono molti: costi bassi, target profilati, la possibilità di creare nuove collaborazioni in ogni parte del mondo e di migliorare la relazione con fornitori, clienti e dipendenti. Inoltre contribuiscono a rafforzare l’immagine aziendale, rendendola più aperta e vicina ai bisogni dei clienti.

Ma come funzionano e come possono essere utili ad una piccola e media impresa? Ecco una breve panoramica sui principali social network suddivisi in tre tipologie: condivisione, multimedia e networking.

I social network di condivisione

Servono per mettere a disposizione informazioni e risorse sempre aggiornate riguardanti il proprio business: dati tecnici, notizie, documenti, etc.

Delicious
È il più diffuso social bookmarking, strumento che consente di memorizzare risorse utili (link, appunti, documenti) e di condividerle. Conta 5 milioni di utenti e nell’agosto 2008 ha subito un restyling che ha reso il suo utilizzo più semplice. Anche il nome del dominio è oggi più facile da digitare: da del.icio.us è passato a delicious.com.
Un’azienda può creare il proprio account, salvare le risorse utili riguardanti il proprio business e metterle a disposizione dei propri clienti.

Wikipedia
È la maggiore enciclopedia online. Pubblicata in 250 lingue, è interamente scritta e gestita dagli utenti con una serie di regole di redazione piuttosto rigide volte a tutelarne la qualità. Riceve 60 milioni di visite al giorno ed è uno tra i siti più letti al mondo. In lingua italiana ha raggiunto i 500 mila lemmi, che in genere si posizionano sempre ai primi posti dei motori di ricerca. Per un’azienda l’ideale è fare in modo che il proprio brand o prodotto venga inserito per quanto difficile, proprio per le rigidissime regole di redazione che vietano ogni tipo di pubblicità e valutano solo lemmi che abbiano interesse enciclopedico, soprattutto se si è una realtà medio piccola. Ma si può sempre provare a proporre un lemma: bisogna leggere bene tutte le regole di Wikipedia e pensare se la propria azienda ha un’antica tradizione degna di nota, un particolare brevetto, un prodotto famoso, etc.

Slideshare
È un social network che consente di inserire presentazioni in formato Powerpoint ppt e pps, Openoffice odp, Pdf (anche nel caso di Mac) con un peso massimo di 100 MB.
Utilissimo per le aziende, consente di rendere pubbliche le presentazioni della propria impresa e dei propri prodotti. È possibile inserire anche manuali tecnici e altre tipologie di informazioni da rendere visibili solo ad un determinato gruppo di utenti, creando così diversi livelli di accesso alle informazioni.

Multimedia

I social network multimediali servono a condividere con gli altri utenti immagini, suoni e video. Oltre ad avere milioni di utenti, con le ultime evoluzioni dei motori di ricerca stanno ottenendo sempre più visibilità nelle pagine dei risultati. Quindi per un’azienda diventa fondamentale utilizzare anche questi strumenti.

Flickr
È il più famoso social network fotografico, all’interno del quale si possono condividere con altri utenti le proprie immagini. Per ciascuna immagine è possibile inserire testo descrittivo e tag, che ne semplificano la reperibilitò all’interno del network. Flickr consente anche di suddividere le immagini in vari gruppi, per argomenti.
Per le Pmi questo è un mezzo per poter inserire le foto aziendali e dei propri prodotti per dare loro una visibilità maggiore, non solo all’interno del network ma anche nel Web, visto che spesso le immagini di Flickr appaiono nei risultati dei motori di ricerca.
Importante è inserire le immagini curando descrizione, tagging e qualità delle immagini, se davvero l’azienda vuole usare Flickr come veicolo di comunicazione. Attenzione va posta anche alla creazione di gruppi di foto: per esempio “immagini della sede”, “prodotti”, “eventi”, “fiere”, etc.

YouTube
È il più noto tra i servizi di condivisione video, dal 2006 parte della grande famiglia Google. Consente di caricare filmati e di renderli visibili nel Web. Spesso questi appaiono nei risultati dei motori di ricerca, quindi è importante inserire descrizione e tag appropriati, legati al contenuto. YouTube ha sdoganato i video in presa diretta a scapito dei classici video professionali che spesso risultano un po’ troppo artificiali. Per fare le riprese basta una telecamera, una webcam o un videofonino. Si possono filmare sedi, prodotti, eventi o fasi di produzione. La naturalezza e la spontaneità dei video non professionali sono apprezzate, ma è bene mantenere un minimo standard qualitativo. Un consiglio è inserire all’interno del video l’indirizzo web della propria azienda. Si può creare anche un video divertente e segnalarlo alla rete di conoscenze per innescare il meccanismo di diffusione virale.

Networking

Sono orientati a ricreare online la rete di conoscenze del mondo reale, ma con la velocità e la potenza del Web: secondo la legge dei “6 gradi di separazione” tutti possiamo essere collegati a qualsiasi altra persona attraverso massimo 5 intermediari.

Facebook
È ormai il più diffuso tra i social network, con cui ci si mette in contatto con conoscenti, colleghi, clienti. Per chi ha una piccola azienda è un modo per poter contattare gli amici degli amici e far conoscere la propria realtà, magari organizzando un evento ad hoc per la community. Inoltre è utile iscriversi a gruppi di persone che svolgono la stessa attività, per fare networking, intrecciare nuove relazioni commerciali, conoscere i competitor ed essere sempre aggiornati sul proprio business. Lo stile è decisamente informale, ma rende più umani i contatti con i propri clienti, prospect e dipendenti.

LinkedIn
È il più aziendale tra i social network finora presentati: il curriculum vitae 2.0, cioè visibile a tutti, almeno nei suoi punti salienti. Rispetto a Facebook ha un taglio più formale e meno giocoso. Il filo conduttore è il lavoro, spesso viene usato anche come strumento di recruiting. Per chi è imprenditore o agente commerciale è un mezzo in più per allargare la cerchia delle proprie conoscenze di business.

MySpace
È uno tra i più grandi siti di networking mondiale, che consente a ciascun utente di creare una propria pagina web dove parlare di sé e della propria attività, inserire foto, creare e gestire blog. Anche qui ci si crea una rete di contatti e si può divenire parte di community legate al proprio settore di attività.

I numeri del successo

Per concludere ecco una ragione in più per utilizzare i social network: i dati sulla loro diffusione.

In Italia si stanno diffondendo in modo molto rapido: da recenti statistiche risulta che su 24,3 milioni di navigatori internet (il 41% della popolazione italiana) gli iscritti ai social network sono almeno 4,7 milioni.

In Italia il più diffuso dei social network è MySpace con il 59,5% degli iscritti (2,7 milioni di persone), segue Facebook con il 19,5% (900 mila utenti), mentre al terzo posto c’è la community professionale LinkedIn (300 mila).

Per quanto riguarda il profilo medio degli utenti, questi anno età compresa tra i 18 e i 44 anni e sono in leggera maggioranza gli uomini, il 59%, rispetto alle donne che si attestano al 41%.

A livello mondiale, invece, si è assistito quest’estate allo storico sorpasso di Facebook rispetto a MySpace. Secondo i dati di ComScore, azienda che monitora il numero di visite dei principali siti, nel mese di giugno 2008 Facebook è arrivato a 132 milioni di visite uniche, superando i 117 milioni di MySpace. Il successo planetario di Facebook è dovuto anche alla sua diffusione – a partire da quest’anno – delle versioni in lingua spagnola, tedesca, francese e italiana. In Europa è cresciuto del 300%, in Asia e Africa del 400% e nell’America del Sud ha visto una crescita record del 1.000%.

Globalmente, tutti i social network stanno crescendo: si sono registrate 580 milioni di pagine viste e un aumento del 25% rispetto all’anno scorso.
La maggiore crescita si riscontra nei mercati emergenti: in Africa e in Medio Oriente quest’anno le visite sono cresciute del 66%, con 30 milioni di accessi. L’Asia ormai ne registra 200 milioni. Un bacino di utenti7clienti davvero illimitato!