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Pensioni: guida alle riforme 2015

di Barbara Weisz

Pubblicato 22 Dicembre 2014
Aggiornato 8 Gennaio 2015 16:55

Tutte le novità sulle pensioni contenute nella Legge di Stabilità: sintesi delle riforme 2015 su pensioni d'oro, pensione anticipata, data dei pagamenti, previdenza privata, trattamenti speciali.

Ecco una panoramica di tutte le novità sulle pensioni previste dalla Legge di Stabilità 2015, approvata in seconda lettura al Senato e approdata alla Camera per il via libera definitivo: in particolare, tetto alle pensioni d’oro di chi resta al lavoro più a lungo, niente decurtazione delle pensioni anticipate fino al 2017 per chi ha maturato il requisito contributivo pieno, erogazione assegno il 10 del mese per titolari di più prestazioni a carico dell’INPS, aumento tassazione sulla previdenza privata, novità per pensionati vittime del terrorismo o esposti all’amianto.

=> Pensioni 2015: assegni e rivalutazioni

Pensioni d’oro

Per chi resta al lavoro oltre i 70 o 75 anni, e di conseguenza (come previsto dalla riforma Fornero) calcola gli anni dal 2012 con il metodo contributivo, l’assegno non può superare l’importo che risulterebbe dal calcolo interamente retributivo. Si tratta di una norma che di fatto corregge una falla della riforma previdenziale di fine 2011: ci sono trattamenti, ad esempio di alti dirigenti e funzionari pubblici, che con il calcolo contributivo degli ultimi anni alla fine ricevevano una pensione più alta.

=> Pensioni d’oro, tetto dal 2015 per tutti gli assegni

Pensioni anticipate

Dal 2015 al 2017, coloro che scelgono la pensione anticipata avendo 42 anni e sei mesi di contributi (per gli uomini), o 41 anni e 6 mesi (per le donne), hanno l’assegno peino, senza la decurtazione dell1 o 2%, prevista dalla Riforma Fornero, per tutti gli anni prima dei 62 o dei 60′ anni di età.

=> Pensione anticipata senza tagli con contribuzione piena

Pagamenti

Coloro che percepiscono il doppio assegno INPS-INPDAP, riceveranno la pensione il 10 del mese. Secondo le stime, la norma riguarda circa 800mila pensionati che hanno lavorato sia nel pubblico sia nel privato. Per tutti gli altri pensionati, il pagamento resta immutato al primo giorno del mese.

=> Riforma pensioni 2015, la guida completa

Pensioni private

E’ una delle misure su cui si è discusso fino all’ultimo. Restano gli aumenti fiscali a carico dei fondi pensione (dall’11,5 al 20%) e delle casse di previdenza private (dal 20 al 26%), ma in entrambi i casi è prevista la possibilità di un credito d’imposta, al 6% per le casse dei professionisti e al 9% per i fondi. Per ottenere questa agevolazioni, casse e fondi di previdenza complementare dovranno però effettuare investimenti, per una somma pari al risparmio fiscale, in infrastrutture.

=> Pensioni private: intesa nella Legge di Stabilità

Vittime del terrorismo

I benefici già esistenti per le vittime del terrorismo (aumento figurativo di dieci anni di versamenti contributivi) vengono estesi a coniuge e figli della persona rimasta invalida. L’agevolazione è riconosciuta anche se il matrimonio è stato contratto dopo l’atto terroristico, o se i figli sono nati successivamente.

Esposti all’amianto

Coloro che sono stati esposti all’amianto per oltre dieci anni e in quantità superiori ai limiti di legge potranno chiedere la maggiorazione contributiva della pensione e raggiungere prima il requisito per ritirarsi. La maggiorazione è prevista dall’articolo 13, comma 2, della legge 257/1992. Salvaguardia riservata ai lavoratori esposti all’amianto dell’Isochimica di Avellino (potranno andare in pensione nel 2015) e tutela specifica per i lavoratori del polo siderurgico di Genova.

approvato in Senato