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Pensione anticipata contributiva: dal 2027 aumenta il requisito

di Barbara Weisz

18 Marzo 2024 13:09

Aumento scatti pensionistici e incremento aspettative di vita: come e quando sale il requisito di età e versamenti per la pensione anticipata contributiva.

La stretta sulla pensione anticipata contributiva in Legge di Bilancio 2024 riguarda anche l’adeguamento alle speranze di vita: lo scatto non si applicherà più soltanto al requisito anagrafico (oggi fissato a 64 anni) ma anche a quello contributivo (oggi pari a 20 anni).

Lo sottolinea la Circolare INPS 46/2024, che dettaglia le regole applicative sulle novità della Manovra in materia di pensioni.

Pensione anticipata contributiva, come cambia dal 2027

Per i contributivi puri (i lavoratori coloro che hanno iniziato a effettuare versamenti dal 1996), anche se resta prevista la pensione anticipata con 64 anni di età e 20 anni di contributi, il comma 125 della legge 212/2023 (la Legge di Bilancio 2024) aggancia il requisito contributivo effettivo (vale la contribuzione obbligatoria ma anche quella volontaria e da riscatto, mentre non si conteggia quella figurativa) alla speranza di vita: significa che con l’adeguamento ISTAT serviranno più contributi per la pensione anticipata.

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Gli scatti legati alle aspettative di vita riguardano in questo caso sia il requisito anagrafico sia quello contributivo.

Ora, per tre anni non cambia nulla perché per il Ministero delle Finanze – che ha recepito con apposito Decreto MEF il mancato incremento delle aspettative di vita come rilevato dall’ISTAT – ha stabilito che gli scatti alle pensioni restino fermi fino al 31 dicembre 2026. Ma, nel momento in cui ci saranno i nuovi adeguamenti, il requisito per la pensione anticipata contributiva diventerà più rigido.

Facciamo un esempio, del tutto teorico: se nel biennio 2027-2028 l’ISTAT (ed il MEF) stabiliranno uno scatto incrementale di due mesi in adeguamento alle aspettative, per la pensione anticipata contributiva ci vorranno 64 anni e due mesi di età, con 20 anni e due mesi di contributi.

E’ probabilmente l’unico caso in cui l’incremento delle aspettative di vita ha un duplice impatto, sia sull’età sia sulla contribuzione, anche se in realtà finora la normativa di riferimento imponeva di tenere conto degli scatti in negativo (come ad esempio è avvenuto negli anni Covid), con una teorica compensazione dei nuovi aumenti con i vecchi decrementi (che tuttavia non possono mai ridurre in requisito pensionistico, che semmai resta fermo).

Le penalizzazioni sull’importo della pensione a 64 anni

Ricordiamo che la Manovra, per questa formula di pensione anticipata, ha introdotto ulteriori vincoli. L’importo dell’assegno maturato dovrà essere come minimo pari a 3 volte quello dell’assegno sociale (2,8 volte per le donne con un figlio e 2,6 volte con due o più figli).

Inoltre, per ottenere la prima liquidazione del rateo pensionistico si applica da quest’anno anche una finestra mobile di tre mesi.

Infine, fino al compimento dell’età per la pensione di vecchiaia (attualmente pari a 67 anni) il trattamento previdenziale erogato dall’INPS non può superare cinque volte il trattamento minimo.

Pensione anticipata contributiva oggi

Nel 2024, i requisiti per la pensione anticipata contributiva sono i seguenti:

  • 64 anni di età, da adeguare alle aspettative di vita (era già così);
  • 20 anni di contributi, a cui applicare gli scatti relativi alla speranza di vita;
  • pensione maturata pari a tre volte l’assegno sociale, significa che bisogna avere acquisito il diritto a una pensione di almeno 1.603,23 euro (l’assegno sociale 2024 è pari a 534,41 euro) mentre per le donne con un figlio la soglia è ridotta a 2,8 volte (1.496,35 euro) e con due o più figli a 2,6 volte (1.389,46 euro);
  • finestra mobile di tre mesi tra il momento in cui si matura il diritto e quello in cui si inizia a percepire effettivamente l’assegno (prima decorrenza utile);
  • importo massimo della pensione fino all’età della pensione di vecchiaia entro un massimo di cinque volte il minimo INPS (che nel 2024 è pari a 2.993,05 euro), mentre dopo tale momento viene corrisposta l’intera pensione maturata in base ai contributi versati.

Per questi stessi soggetti, se non si hanno almeno 20 anni di contributi, per richiedere la pensione di vecchiaia bisogna aspettare al momento 71 anni con un montante di almeno 5 anni (ma anche in questo caso scatteranno in futuro gli adeguamenti alle speranze di vita).