
La cassa integrazione ordinaria (CIGO), così come l’assegno ordinario del Fondo di integrazione salariale (FIS) e la cassa integrazione in deroga (CIGD), spettano per legge nella misura dell’80% dello stipendio che sarebbe spettato ai lavoratori per le ore di lavoro non prestate, comprese tra le zero ore ed limite dell’orario contrattualmente stabilito. Il tutto però fino però ai massimali stabiliti per legge che per l’anno 2020, secondo quanto previsto dalla Circolare INPS n. 20/2020, per la generalità dei settori sono pari a:
- 998,18 euro per le retribuzioni fino a 2.159,48 euro (euro 939,89 al netto del 5,84% per i contributi previdenziali);
- 1.199,72 euro per le retribuzioni oltre 2.159,48 euro (euro 1.129,66 al netto del 5,84%).
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Cassa integrazione metalmeccanici
Ad esempio, in caso di CIG a zero ore un lavoratore del settore metalmeccanico con stipendio di 1.200 euro che percepisce tredici mensilità avrebbe una retribuzione globale di 1.300 euro: l’80% sarebbe 1.040 euro lordi. Importo che però supera il massima, quindi tale lavoratore in realtà percepirà 998,18 euro lordi, pari al 76% (compreso ratei).
In generale il calcolo della cassa integrazione tiene conto della retribuzione globale oraria, essendo la prestazione calcolata per ogni ora di cassa integrazione. Per il calcolo, contano le ore lavorabili secondo CCNL, le ore lavorate nel mese e le ore di cassa integrazione nel mese.
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Lo stipendio di un lavoratore posto in cassa integrazione (CIGO), anche in deroga (CIGD), o percettore di assegno ordinario FIS, viene quindi calcolato dividendo, in base al divisore orario, le ore lavorate e le ore in cassa integrazione guadagni. I limiti imposti dalla legge come importo massimo mensile della cassa integrazione si calcolano sulle ore lavorabili nel mese, che per marzo e aprile 2020, ad esempio è 176.
Per marzo e aprile, dunque, il massimale orario CIGO del settore metalmeccanici è pari a:
- 5,7698 euro ad ora di CIGO per le retribuzioni fino a 2.159,48 euro, pari a 998,18/173 (il massimale CIGO di 176 su ore lavorate è 5,6714 euro per marzo e aprile), che diventa 5,34 al netto dei contributi del 5,84%, ma al lordo della tassazione IRPEF;
- 6,9348 euro ad ora di CIGO per le retribuzioni oltre 2.159,48 euro, pari a 1.199,72 (il massimale CIGO su ore lavorate è 6,8166 euro per marzo e aprile), che diventa 6,42 al netto dei contributi del 5,84%.
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Dunque, i metalmeccanici percepiranno, aldilà del loro stipendio lordo se questo non supera i 2.159,48 euro di retribuzione globale (compreso ratei), la cifra di 5,34 euro per ogni ora di CIGO, al netto dei contributi, ma al lordo della tassazione IRPEF, per ogni ora di CIGO, perché si applica il massimale CIGO su ore lavorate. Le ore lavorate vengono retribuite al 100%.
Per calcolare quanto si perde in busta paga durante la cassa integrazione bisogna fare la differenza, per ogni ora di cassa integrazione, tra la retribuzione oraria da busta paga (stipendio lordo diviso divisore orario da CCNL, che per i metalmeccanici è 173) e la retribuzione spettante, tenuto conto dei massimali sopra indicati.