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Esodati 2010: proroga 2018

di Barbara Weisz

10 Aprile 2018 11:00

Finanziato il sostegno al reddito 2018 per gli esodati 2010 che avevano firmato accordi prima della legge sulle finestre mobili: decreto di tutela in GU.

Gli ultimi esodati Sacconi vengono tutelati con il sostegno al reddito fino alla decorrenza della pensione. Il relativo decreto di salvaguardia del ministero del Lavoro del 15 febbraio 2018 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 4 aprile. Si tratta di lavoratori che erano rimasti senza stipendio e senza pensione dopo l’introduzione delle finestre mobili del 2010 (legge 78/2010). Nel corso degli anni si sono succeduti diversi interventi per tutelarne il reddito fino alla maturazione della pensione.

Il decreto tutela gli ultimi lavoratori che ancora non rientrano nel contingente dei 10mila salvaguardati della Riforma Sacconi. Come gli altri provvedimenti di salvaguardia, il sostegno al reddito per gli esodati 2010 prosegue per un numero di mensilità non superiore al periodo di tempo compreso fra la data del diritto a pensione prevista prima della Riforma Sacconi e quella di decorrenza prevista invece dalla stessa legge. In questo modo questi lavoratori continuano di fatto a percepire gli ammortizzatori sociali fino a quando non prendono effettivamente l’assegno previdenziale. Questi lavoratori devono presentare domanda di pensione all’INPS, sulla base dei requisiti precedenti alla Riforma Sacconi.

Ricordiamo brevemente che i cosiddetti esodati 2010 sono lavoratori che avevano già firmato accordi di uscita dal mondo del lavoro prima dell’entrata in vigore della sopra citata legge 78/2010, rischiando quindi di restare senza reddito per i 12 o 18 mesi previsti dall’applicazione delle finestre mobili. Esempio: un lavoratore dipendente che aveva firmato un accordo fino al raggiungimento della pensione, che in base alle regole pre-Sacconi maturava nel luglio del 2017. Fino alla decorrenza della pensione con le regole precedenti all’applicazione delle finestre mobili, il lavoratore era coperto dalla mobilità o dall’assegno a carico dei fondi di solidarietà in base all’accordo che aveva firmato. Con l’applicazione delle finestre mobili la sua pensione però slitta all’agosto del 2018. Il decreto appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale serve ad allungare gli ammortizzatori sociali fino a questa data.