Le PMI in crisi chiamano il pronto soccorso

di Edoardo Musicò

Pubblicato 23 Luglio 2012
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:39

A Napoli è nato il pronto soccorso per le piccole imprese, volto ad offrire assistenza e orientamento nel rapporto con banche, Agenzia delle Entrate e tribunale fallimentare. Un patto per la crisi che prevede interventi gratuiti per sostenere gli imprenditori grazie al supporto di una rete di professionisti. Se c’è un’emergenza, il professionista del “pronto soccorso” fa da mediatore con le banche o Equitalia, ricercando la soluzione migliore.

Interventi d’emergenza e soluzioni di lungo periodo

1) Il primo obiettivo è aiutare chi vanta crediti verso lo Stato, per evitare il fallimento. Gli interventi tampone sono coordinati da un tavolo che coinvolge la Rete dei professionisti, l'ordine dei commercialisti ed esperti contabili, quello degli psicologi e associazioni come Libera (che rimette nel circuito economico i beni confiscati alla criminalità , per ridare fiato agli imprenditori).

2) Si cercano soluzioni per commesse, pagamenti e accesso al credito, onde evitare un corto-circuito che costringe tanti imprenditori a cedere l’attività .

3) Altro problema che ci si prefigge di affrontare è la sotto-capitalizzazione, aggravata negli anni di crisi e che allarga sempre più la forbice con i concorrenti europei e su cui il professionista cerca d'intervenire.

4) Tra le soluzioni di medio periodo, si punta a processi di aggregazione per le piccole imprese e un migliore rapporto con l'amministrazione finanziaria, attraverso i mediatori specializzati della rete.

PMI in cerca di garanzie e ruolo dei Consorzi

Si consolida anche l'attività  dei consorzi di garanzia per agevolare l'accesso al credito delle PMI. Eurofidi ha garantito nel 2011 1,4 miliardi sui 2,5 confluiti dalle banche alle imprese, oltre all'attivazione di un plafond di 50 milioni di euro per nuovi investimenti.

I finanziamenti tendono ad essere concentrati sul breve-medio periodo nel 60% dei casi, considerando l'andamento economico sfavorevole.

Le aziende socie di Eurofidi sono circa 48.000 e il settore edilizio, in particolare sofferenza, si rivolge spesso ai consorzi di garanzia che coprono spese di avviamento, investimenti e progetti di sviluppo e compatibilità  ambientale, per favorire la nascita di nuove attività .

In questo quadro si inserisce anche l'azione dei confidi che offrono alle banche le loro garanzie per aiutare le pmi ad accedere a finanziamenti a condizioni agevolate.