Nella suite iWork 09 per Mac, la concorrente Apple di Microsoft Office 2007 Home, è compreso un editor di testi, un programma per spreadsheet e grafica e uno per le presentazioni.
L’editor di testo si chiama Pages ed è una sorta di ibrido fra un programma di videoscrittura e uno di impaginazione colmando, per certi aspetti, la mancanza di un programma di publishing.
All’avvio Pages chiede di scegliere il tipo di documento da editare, fra un’infinità di modelli o un foglio vuoto.
Come si farebbe anche con Microsoft Word, è bene impostare Pages secondo le opzioni personali che possono tornare utili nell’utilizzo frequente del software.
Perciò una volta lanciato il programma, andiamo in “Pages | Preferenze” e apriamo la finestra delle impostazioni. Per prima cosa possiamo evitare di far aprire ogni volta l’elenco dei modelli, modificando l’opzione di default: dalla finestra “Generale”, togliamo la spunta a “Mostra finestra di dialogo Scelta modelli” e passiamola a “Usa il modello”, scegliendolo fra quelli salvati.
Pages dispone di un’opzione di reversioning, che va abilitata: sempre nella tab “Generale” spuntiamo “Registrazione | Esegui un backup della versione precedente quando registri”.
I caratteri non stampabili possono essere visualizzati nel colore preferito, scegliendolo da “Generale | Caratteri invisibili”.
Unità di misura del righello si può convertire dalla tab “Righelli | Unità righello”, aprendo il menu a cascata. Nella versione italiana di Pages il righello è settato in centimetri.
Anche l’autocorrezione, quella che in Word si chiama “Correzione automatica”, si setta dalla finestra “Preferenze | Autocorrezione”: da qui si abilita, si disabilita e si aggiungono le sostituzioni.