La Banca Centrale Europea ha recentemente tagliato il costo del denaro con il passaggio dei tassi di riferimento nell’area euro dallo 0,75% allo 0,50%, un minimo storico che nell'ottica della Bce dovrebbe favorire la ripresa dell'economia, ma anche agevolare la concessione di mutui a favore delle famiglie e delle imprese.
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prestiti concessi dalle banche. Il taglio di 25 punti consentirà alle imprese di mettere da parte 2,39 miliardi di euro sui mutui stipulati,
Questo secondo le stime della Cgia di Mestre, che prevede risparmi complessivi fino a 3,6 miliardi di euro proprio grazie alla riduzione della spesa per gli interessisui mentre per le famiglie si parla di un risparmio pari a 1,23 miliardi di euro.
L'accesso al credito sarà quindi meno caro, e la stessa Cgia fornisce alcuni esempi per illustrare al meglio il possibile risparmio.
«Per chi ha sottoscritto un mutuo a interessi variabili, per esempio, il taglio dello 0,25% sugli interessi passivi potrebbe corrispondere a una riduzione della rata di 10/15 euro al mese; considerando l'Euribor a tre mesi che ormai da tempo è al minimo storico dello 0,2%, e i margini per un'ulteriore discesa dei tassi sono limitati.»
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Per quanto riguarda la stipulazione di mutui ex novo, tuttavia, la riduzione del costo del denaro potrebbe incidere maggiormente sul risparmio, soprattutto se si opta per finanziamenti a tasso variabile particolarmente convenienti e se gli spread non subiranno aumenti da parte delle banche.