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Incentivi Fotovoltaico pre Quinto Conto Energia: ancora disponibili

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 14 Maggio 2012
Aggiornato 13 Ottobre 2013 10:06

Incentivi fotovoltaico, c'è ancora tempo per richiederli secondo le regole pre Quinto Conto Energia, lo sottolinea il direttore della Divisione operativa del GSE, Gerardo Montanino.

In attesa del Quinto Conto Energia, che revisiona le agevolazioni concesse a chi investe nel fotovoltaico, il GSE (Gestore dei Servizi Energetici) ricorda alle imprese che c’è ancora tempo per richiedere gli incentivi secondo le vecchie regole.

Non rimane molto tempo perché le risorse del Quarto Conto Energia si esauriscano e che quindi entri in vigore il Quinto Conto Energia, ora allo studio della Conferenza Stato Regioni, ma il direttore della Divisione operativa del GSE, Gerardo Montanino, ha esortato durante il Solarexpo a richiedere entro novembre 2012 gli incentivi al fotovoltaico che sono ancora disponibili.

Il Decreto Romani prevedeva infatti un tetto di spesa (6 miliardi di euro) che non è stato ancora raggiunto, anche se il Quarto Conto Energia è quasi giunto al traguardo.

Attualmente sono stati raggiunti i 5,6 miliardi annuali, ma si sta registrando un rallentamento nella crescita della spesa «e in alcuni casi a certi grandi impianti vengono riconosciuti incentivi minori di quelli richiesti», rivela Montanino.

Questo calo nelle cifre corrisposte starebbe generando una dilazionare dei tempi di sfruttamento degli incentivi al fotovoltaico, che comunque si prevede che finiscano entro l’autunno.

In più «vi è l’elevata moria di impianti che non riescono a rispettare i tempi per essere completati e accedere così agli incentivi. Un ulteriore freno alla realizzazione degli impianti è costituito dalla difficoltà di accesso da parte degli operatori ai finanziamenti delle banche», ha affermato il direttore.

Intanto le imprese del settore sono ancora in attesa di sapere se la Conferenza Stato-Regioni apporterà delle modifiche al testo del Quinto Conto Energia messo a punto dal Governo. Probabile una riduzione della burocrazia a carico delle imprese ed una revisione dei parametri per l’iscrizione al registro degli impianti.