Quinto Conto Energia: tagli non smentiti, nuove regole su impianti

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 28 Marzo 2012
Aggiornato 13 Ottobre 2013 09:47

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Nessuna smentita sui tagli alle Rinnovabili e al Fotovoltaico applicati nelle bozze non ufficiali del Quinto Conto Energia, mentre il GSE comunica le nuove regole per le domande sui nuovi impianti.

Preannunciato dal ministro dell’Ambiente Corrado Clini, il Quinto Conto Energia sta mettendo ancora una volta in agitazione le PMI della Green Economy, che temono gravi penalizzazioni da parte dei nuovi tagli per gli incentivi al Fotovoltaico.

Il settore, quello delle Rinnovabili, che ancora non si è ripreso dalla riduzione degli incentivi applicati con il Quarto Conto Energia e che presto (forse entro l’estate) dovrà fare i conti con le nuove regole, che avranno valore anche per gli impianti su cui si è già investito.

Quinto Conto Energia: tagli non smentiti

Eppure in questi giorni di bozze del Quinto Conto Energia ne sono uscite 3, tra cui quella attribuita ad Enel, in cui si evidenziano nettamente i tagli agli incentivi anche sui mini impianti fotovoltaici. MiSE e Enel hanno smentito la paternità del documento senza però smentire i tagli.

Bozza non ufficiale del Quinto Conto Energia

In un comunicato ufficiale si dichiara : «Enel afferma che non ha mai scritto né contribuito alla stesura di bozze di decreti ministeriali sul Quinto Conto Energia, né ha fornito alcun commento ai testi che sono disponibili su siti internet». Il Ministero dello Sviluppo Economico ha confermat scrivendo che «la notizia circolata su alcuni organi di stampa secondo cui Enel avrebbe inviato al MiSE una bozza di decreto relativa agli incentivi per il Fotovoltaico è, ovviamente, del tutto infondata».

Entrambe le versioni smentiscono che la bozza sia stata scritta da Enel, dunque, ma non il suo contenuto, compresi tagli e nuove soglie agli incentivi. Niente di ufficiale, dunque,  ma nel frattempo le banche hanno bloccato i finanziamenti per gli impianti fotovoltaici.

Imprese in agitazione

Tutte e tre le bozze circolanti in Rete sono «negative per il settore, e i risultati li hanno già dati: ci sono aziende compromesse, piccoli imprenditori che ormai devono chiudere. Il mercato legge i giornali, e legge soprattutto le intenzioni del Governo e si regola di conseguenza», ha dichiarato Massimo Sapienza, fondatore di Sos rinnovabili.

Per Sapienza è probabile che al Governo facciano «come hanno fatto in altri ambiti ci metteranno di fronte al fatto compiuto» senza ascoltare le parti coinvolte.

Preoccupazione per quanto sta decidendo il Governo sul Quinto Conto Energia e in generale per il futuro delle rinnovabili è stata espressa anche dal Kyoto club che ha chiesto al Governo un confronto con le associazioni.

GSE: nuove regole per impianti Fotovoltaici

Intanto, in attesa che il Governo rilasci un nuovo Conto Energia, il GSE comunica che relativamente  al Quarto Conto Energia, per gli impianti fotovoltaici che entreranno in esercizio dopo il 29 marzo 2012 è obbligatorio trasmettere il Certificato di garanzia contro i difetti di fabbricazione dei moduli.

Dunque, in fase di richiesta di accesso agli incentivi, il soggetto responsabile è chiamato ad allegare alla domanda anche un certificato e inserirne una copia nel portale applicativo del GSE nel modulo operativo “Allegati” riservato ai documenti da allegare alla richiesta.

Questo dovrà essere rilasciato dal produttore dei moduli fotovoltaici e serve a dimostrare «che i moduli utilizzati godano, per almeno dieci anni, di garanzia di prodotto contro difetti di fabbricazione (art.11, comma 5 Decreto Ministeriale 5 maggio 2011 e Allegato 2, comma 4, lettera b) Decreto legislativo n. 28 del 2011)».

Rinnovabili in stallo

Il GSE specifica che «la presente news costituisce un addendum alle “Regole applicative per il riconoscimento delle tariffe incentivanti previste dal DM 5 maggio 2012 (quarto Conto Energia per il fotovoltaico)” – Revisione 2, Dicembre 2011, il cui testo sarà al più presto aggiornato».

Un ultima nota: non è solo il Fotovoltaico ad essere in subbuglio: «a settembre doveva uscire il decreto per Biomasse ed Eolico e siamo a marzo, e nulla se ne sa», ricorda Sapienza.

«Per il ministro dell’ambiente Clini – ricorda Sapienza – le Rinnovabili sono troppo costose» e pertanto vanno cambiate, ma il Governo ancora non sa come. Lo stesso ministro Clini in una recente conferenza ha rivelato che l’accordo con il Ministero delle Sviluppo Economico sul Quinto Conto Energia è ben lontano dall’essere trovato.