Bonus Ristrutturazione

Come richiedere e ottenere il Bonus Ristrutturazione: detrazione al 50% in dichiarazione dei redditi o come credito d’imposta con sconto in fattura e cessione del credito, per interventi edilizi in casa.

Su PMI.it, le novità e le istruzioni per ottenere l’incentivo fino a 96mila euro, rientrante tra i diversi Bonus Casa previsti fino al 2024.

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Bonus Ristrutturazione

Il bonus ristrutturazione è una detrazione del 50% sull’imposta IRPEF, fino a massimo di spesa sostenuta di 96.000 euro, per interventi di riqualificazione edilizia e manutenzione straordinaria (anche ordinaria per i soli  condomini). Per gli interventi agevolati è possibile usufruire anche dell’aliquota IVA ridotta al 10% (servizi, beni, forniture).

L’agevolazione è disciplinata dall’art. 16-bis del Dpr 917/86, di norma consisterebbe in un’abbattimento IRPEF del 36% fino a un ammontare complessivo di spesa di 48mila euro per unità immobiliare, ma è stata elevata al 50% per un limite di spesa di 96mila euro fino al 2024 nell’ambito dei bonus casa.

La detrazione deve essere ripartita in 10 quote annuali di pari importo. Le quote residue del bonus si trasferiscono automaticamente in fase di eventuale compravendita, salvo diverso accordo tra le parti.

Come funziona il 50 per cento sulle ristrutturazioni?

Fino al 2024, la Legge di Bilancio ha prorogato l’applicazione del Bonus Ristrutturazione al 50%. Non solo: è applicabile anche l’esercizio dell’opzione di cessione del credito fiscale (di pari misura rispetto alla detrazione IRPEF) o lo sconto in fattura dal fornitore, purché si effettuino gli adempimenti del caso (visto di conformità e asseverazione tecnica e i congruità dei prezzi).

Cosa rientra nel Bonus Ristrutturazione?

I lavori possono riguardare singole unità immobiliari (residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali, comprese le pertinenze), condomini (parti comuni) o interi fabbricati dopo eventi calamitosi, con regole differenti per ciascuna fattispecie.

Sono ammessi anche:

  • i lavori di realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali, anche a proprietà comune;
  • l’eliminazione di  barriere architettoniche, (ascensori e montacarichi);
  • interventi di domotica;
  • bonifica amianto e opere contro gli infortuni domestici o atti illeciti (sistemi di sicurezza).

La detrazione spetta nel caso di interventi di restauro e risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia e comprende anche la parcella professionale o altri oneri connessi. Ha diritto alla detrazione anche chi esegue i lavori in proprio, ma soltanto, per le spese sui materiali utilizzati.

Come funziona il Sismabonus?

Per il 2022, in relazione ad interventi rientranti nel Bonus Ristrutturazione, opera anche il Sismabonus:

  • al 70% per interventi di riduzione del rischio sismico e passaggio a una classe inferiore,
  • all’80%, con il guadagno di due classi di rischio;
  • al 75% su parti comuni di edifici e passaggio a una classe di rischio;
  • all’85% con due classi di rischio.

Per applicare la detrazione maggiorata devono invece esserci i requisiti edilizi del Superbonus.

Chi accede al Bonus Ristrutturazione

Possono beneficiare dell’agevolazione i proprietari o titolari di diritti reali sugli immobili per i quali si effettuano i lavori e che ne sostengono le spese, nonché gli inquilini o i comodatari.

Parimenti, se sostengono le spese e sono intestatari di bonifici (causale del versamento: “Bonifico relativo a lavori edilizi che danno diritto alla detrazione prevista dall’articolo 16-bis del Dpr 917 del 1986”) e fatture, hanno diritto alla detrazione (anche se le abilitazioni comunali sono intestate al proprietario dell’immobile) anche:

  • il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado) e il componente dell’unione civile
  • il coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge
  • il convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile oggetto degli interventi né titolare di un contratto di comodato, per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio.

Cessione credito e sconto fattura per Ristrutturazioni

I soggetti che hanno sostenuto spese per interventi di ristrutturazione edilizia possono optare, al posto della detrazione, alla cessione del credito fiscale (anche ad una banca) o allo sconto in fattura dal fornitore (a cui cedono il credito). Oltre a darne comunicazione web all’Agenzia delle Entrate, un professionista deve apporre il visto di conformità ed un tecnico abilitato deve redigere l’attestato di congruità delle spese.

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