Tratto dallo speciale:

Professionisti: no a contributi di solidarietà

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 7 Febbraio 2013
Aggiornato 29 Luglio 2013 09:07

La Corte di Cassazione ha giudicato illegittimo il contributo di solidarietà sulle pensioni dei professionisti: i dettagli e le motivazioni dell'ordinanza 2749/13.

Confermata la bocciatura della Corte di Cassazione per il contributo di solidarietà sulle pensioni dei professionisti. A dichiararlo illegittimo è stata l’ordinanza 2749/13, depositata dalla sesta sezione civile della Corte di Cassazione il 5 febbraio 2013.

=> Vai allo speciale pensioni

Il motivo è che gli Enti pensionistici privatizzati non possono prendere decisioni e adottare misure che vadano a penalizzare i propri assicurati. E questo neanche qualora lo scopo sia quello di assicurare il pareggio di bilancio e la stabilità della gestione.

Il caso

Il caso giudicato dalla Cassazione riguardava il ricorso presentato da parte della Cassa di previdenza dei commercialisti a fronte della richiesta di un professionista di Torino che prevedeva l’annullamento delle trattenute operate sulla pensione e la restituzione di 9.700 euro relativi agli anni 2004/06 .

=> Vedi cosa cambia con la Riforma delle Pensioni

La Corte d’Appello del Piemonte aveva dato ragione al professionista e ora la Cassazione conferma la sentenza, rigettando il ricorso e affermando che «in materia di trattamento previdenziale, gli Enti privatizzati non possono adottare – in funzione dell’obiettivo di assicurare l’equilibrio di bilancio e la stabilità della gestione – atti o provvedimenti che, lungi dall’incidere sui criteri di determinazione del trattamento pensionistico, impongano una trattenuta, nella specie un contributo di solidarietà».

Questo perché tali atti si devono ritenere «incompatibili con il rispetto del principio pro-rata».

=> Leggi come funziona il contributivo pro-rata