Spesometro, slittano le nuove regole

di Noemi Ricci

Pubblicato 8 Febbraio 2017
Aggiornato 23 Febbraio 2017 14:50

Con un emendamento al decreto Milleproroghe viene stabilita la scadenza semestrale per il nuovo Spesometro analitico, che diventa trimestrale a partire dal 2018.

Per tutto il 2017, suo primo anno di applicazione, il nuovo Spesometro analitico sarà semestrale, anziché trimestrale, come diventerà invece dal prossimo anno. Le informazioni che vanno avviate sono sempre quelle relative alle operazioni rilevanti ai fini IVA, i dati delle fatture emesse e ricevute, le bollette doganali e i dati delle variazioni.

Questi dati vanno inviati, in forma telematica, entro l’ultimo giorno del secondo mese successivo ad ogni trimestre, a partire dal 2018. Sono esentati i produttori agricoli con fatturato non superiore a 7mila euro situati nelle zone montane (come definite dall’articolo 9 del Dpr 601/1973) e i contribuenti in Regime dei Minimi o aderenti al nuovo Regime forfettario.

=> Spesometro 2017: novità per ex Minimi e Forfait

A prevedere la proroga per il nuovo Spesometro analitico trimestrale è l’emendamento presentato da Francesco Russo (Pd) alla legge di conversione del decreto Milleproroge (Legge n. 244/2016) all’esame della prima Commissione affari costituzionali del Senato.

Le scadenze per il 2017, per il nuovo Spesometro, diventeranno quindi, per effetto della modifica apportata dall’emendamento all’articolo 4 del decreto legge n. 193/2016:

  • entro il 16 settembre 2017 per il primo semestre;
  • entro il mese di febbraio 2018 per il secondo semestre.

Dal 1° gennaio 2018 il nuovo Spesometro analitico diventerà realmente trimestrale e la comunicazione telematica prevista dall’articolo 21 del decreto-legge n. 78/2010 dovrà essere inviata entro l’ultimo giorno del secondo mese successivo ad ogni trimestre, tranne per il secondo trimestre la cui scadenza è fissata al 16 settembre.

=> Spesometro e Comunicazioni IVA nel 2017

Rimangono invee trimestrali le comunicazioni dati IVA di cui all’articolo 21-bis del decreto-legge 31 maggio n.78/2010.

Fonte: Testo approvato dalla Camera.