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In pensione anticipata con il contributivo: la Riforma INPS

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 1 Luglio 2015
Aggiornato 13 Luglio 2015 20:06

Il Piano INPS di Riforma Pensioni, presentato dal presidente Boeri al Governo, con al centro il principio di flessibilità in uscita per consentire la pensione anticipata, seppur con calcolo contributivo.

Il presidente INPS, Tito Boeri, ha presentato al Governo il piano dell’Istituto in tema di pensioni, volto a concedere maggiore flessibilità in uscita così da “guadagnare” il diritto alla pensione anticipata. Si tratta sostanzialmente di una riforma della previdenza e assistenza a basso costo che va a rendere meno rigidi i requisiti per andare in pensione, rispetto a quanto previsto dalla Riforma delle Pensioni Fornero. Per mettere a punto il piano e valutare l’impatto sui conti pubblici, Boeri incontrerà nei prossimi giorni il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti, ed il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan. Un incontro è previsto anche con i sindacati, per far sì che le proposte si traducano in interventi concreti.

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Sistema contributivo

La soluzione delineata strizza l’occhio al sistema contributivo, prevedendo per chi lascia prima il mondo del lavoro un assegno di importo ridotto, calcolato interamente con il contributivo. Il taglio all’assegno previdenziale, a fronte di una pensione anticipata, per Boeri è inevitabile:

«Il contributivo ci consente flessibilità, perché non usarlo?», ma per coloro che escono prima dal mondo del lavoro «le pensioni devono essere più basse» altrimenti il maggiore costo per la finanza pubblica «graverà sui giovani», opzione da evitare assolutamente.

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Requisiti

Come requisito per la pensione anticipata vengono richiesti tra i 57 e i 62 anni di età e un minimo di 35 anni di contributi, un anno in più per i lavoratori autonomi.

Pensioni in essere

Nel proprio piano, Boeri va a toccare anche le pensioni in essere, con lo scopo di finanziare ulteriori interventi sulla previdenza. Si tratta, nello specifico, di una ipotesi di parziale ricalcolo delle pensioni su base contri­butiva, del contributo di solidarie­tà agli assegni più ricchi e di una revisione di alcune prestazioni assistenziali che vanno anche a beneficio dei più ricchi.

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Contratti atipici

Previsto inoltre un meccanismo per valorizzare la contribuzione mista dei lavoratori con carriere discontinue.