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Esodati verso la 7ma salvaguardia

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 23 Luglio 2015
Aggiornato 28 Luglio 2015 08:56

Sono 50mila gli esodati "dimenticati" dal Governo: l'impegno per la calendarizzazione della settima salvaguardia rispetto alla Riforma Pensioni Fornero.

All’appello degli esodati salvaguardati dalla Riforma delle Pensioni Fornero, che ha cambiato le regole di accesso alla pensione, mancano ancora circa 50mila lavoratori, che sono in mobilitazione in questi giorni presso Montecitorio, al Ministero del Lavoro e all’INPS per chiedere al Governo la settima salvaguardia. Claudio Ardizio, coordinatore nazionale del Comitato Esodati, ricorda come, sulla base degli stessi dati INPS:

«su 170mila lavoratori solo 114mila sono le posizioni certificate dall’INPS. Le persone che attualmente stanno ricevendo una pensione sono 78mila. Le domande non accolte ammontano a 50mila e 7mila sono quelle ancora giacenti».

=> Esodati: in pensione metà salvaguardati

Esodati esclusi

Tra i 49.500 lavoratori esodati certificati dal Governo a ottobre 2014 e non salvaguardati da alcun intervento legislativo ci sono i soggetti che, a dicembre 2011, erano già usciti dal mondo del lavoro e, con le regole previgenti la Riforma delle Pensioni Fornero, sarebbero andati in pensione entro il 6 gennaio 2019 (finora sono stati salvaguardati soltanto i lavoratori che avrebbero potuto accedere al piano previdenziale entro il 6 gennaio 2016). I sindacati e i Comitati sottolineano:

«l’INPS non ha ancora ottemperato all’impegno preso con il Parlamento di rendere noto il numero esatto di lavoratori effettivamente salvaguardati e le risorse finora spese al riguardo. Si tratta di dati indispensabili perché proprio a partire dalle risorse impegnate ma non spese si può procedere alla settima salvaguardia, completando così una vicenda che è scandalosamente ancora in piedi».

Settima salvaguardia

=> Esodati: proposta la settima salvaguardia

Intanto Roberto Simonetti – segretario della Commissione Lavoro alla Camera neo-incaricato a seguito del rinnovo degli uffici di presidenza di tutte le Commissioni di Montecitorio, previsto dal regolamento della Camera ogni due anni – fa sapere:

«l’ obiettivo è far calendarizzare, il prima possibile, la riforma della legge Fornero, per risolvere i danni e le ingiustizie sociali che ha creato, e provvedere subito alla settima e definitiva salvaguardia per gli esodati».