Salari, la classifica per inquadramento

di Francesca Vinciarelli

10 Marzo 2016 10:00

La classifica delle aziende che pagano meglio i propri dipendenti in Italia e di quelle che pagano peggio: il Company Salary Index 2016 dell'’Osservatorio JobPricing.

Secondo il Company Salary Index 2016 redatto dall’Osservatorio JobPricing, in cima alla classifica delle grandi aziende italiane del settore privato con il livello di retribuzioni più alto ci sarebbero le seguenti aziende Procter & Gamble Italia, SOGEI (Società Generale d’Informatica) e Banca d’Italia.

=> Leggi di più sulle Retribuzioni contrattuali

La classifica delle aziende che pagano meglio i propri dipendenti in Italia e di quelle che pagano peggio è stata stilata sulla base delle rilevazioni effettuate in maniera anonima a partire dal questionario online sul sito Jobpricing.it, che nel corso degli ultimi 18 mesi. I profili retributivi scrutinati per formulare le classifiche sono nell’8% dei casi di dirigenti, nel 25% di quadri e nel 67% di impiegati e si è tenuto conto esclusivamente della retribuzione annuale lorda (RAL).

=> Come leggere la busta paga: guida alle retribuzioni

Le tre aziende sul podio hanno fatto registrare indici superiori a 118, quindi con stipendi medi superiori del 18% alla media nazionale. Seguono nella classifica altre importanti aziende come Barilla Salini o Gruppo Hera, tra le italiane e Tenaris, Nokia o Microsoft, tra quelle attive a livello globale.

Tra le aziende che pagano peggio troviamo soprattutto quelle che si occupano di servizi di consulenza alle imprese, come Accenture, Ernest & Young, KPMG, Business Integration Partners, Exprivia e PWC, con indici intorno al 20% medio in meno rispetto al dato retributivo medio nazionale.

=> Stipendi pubblici e privati: retribuzioni a confronto

Inquadramento

  • A pagare meglio i direttori, ovvero i dirigenti senior a capo di una o più funzioni aziendali, che gestiscono altri dirigenti, manager e specialisti di alto livello sono aziende quali Vodafone Italia, KPMG e Ferrero. Quelle che pagano peggio: Accenture, Banca Monte Paschi di Siena e CNH Industrial.
  • A pagare meglio i  dirigenti che gestiscono unità organizzative di piccole/medie dimensioni troviamo Mckinsey & Company, Salini Impregilo e Poste Italiane, ultime in classifica: KPMG, PWC, Reply.
  • I quadri manager, che hanno la responsabilità manageriale di team o gruppi di lavoro più o meno ampi, sono meglio pagati se impiegati presso Procter & Gamble Italia, Cisco, General Electric. Va peggio a quelli che lavorano presso SEAT Pagine Gialle, Capgemini, Altran Italia.
  • I quadri individual contributor, quelli ai quali è demandato il presidio e lo sviluppo del know how aziendale, meglio pagati sono impiegati presso Cisco, Ubi Banca e Wind; quelli peggio pagati presso Avanade, CNH e BIP.
  • Tra gli impiegati manager, che hanno la responsabilità manageriale di piccoli team di lavoro, le cose vanno meglio per i lavoratori di Barilla, Procter & Gamble e Whirpool, vanno peggio a quelli di Magneti Marelli, Agos Ducato e Gruppo BNP Paribas.
  • Per gli impiegati individual contributor, quelli con compiti operativi ed esecutivi, le migliori retribuzioni si trovano presso Banca d’Italia, ENAV e ancora una volta  Procter & Gamble, quelle peggiori presso Sorint Lab, Topnetwork e Noemalife.

Best & worst

Considerando il posizionamento retributivo e prendendo le aziende dove in numero di profili per qualifica contrattuale è significativo, presenti in almeno 3 delle classi che parziali, si ottiene la seguente classifica:

C_S_I BEST vs. C_S_I WORST

Settori

A livello di settori, a pagare meglio sono le aziende del settore “energia, gas e acqua”, “alimentari, bevande e beni di largo consumo” e quelle che offrono servizi e prodotti nell’ambito delle nuove tecnologie. Nella fascia centrale, dove troviamo le aziende con retribuzioni in linea con i valori medi nazionali, spiccano i settori delle telecomunicazioni, dei servizi bancari e assicurativi e della manifattura, con esclusione dell’automotive, che si colloca tra i peggiori pagatori insieme alle aziende che si occupano di consulenza legale, fiscale, gestionale o amministrativa.

.