Era già nell’aria ed ora è ufficiale: Microsoft entrerà nel mercato dei motori di ricerca aziendali. Il colosso di Redmond infatti sta completando – per 836 milioni di euro – le trattative per l’acquisizione della società Fast Search & Transfer.
La culla della R&S di Microsoft per i motori di ricerca professionali si troverà dunque in Norvegia, come dichiarato dal numero uno della società, Steve Ballmer.
Microsoft aveva già puntato da tempo sulla tecnologia di Fast per la ricerca delle informazioni a livello enterprise, mettendo insieme FAST ESP (Enterprise Search Platform) e Office SharePoint Server 2007.
La tecnologia sviluppata da Fast consente di ricercare testi, video, email e immagini in una banca dati aziendale.
Così se da una parte Microsoft potrà fare affidamento sul software di ricerca sviluppato da Fast Search, questa potrà sfruttare la diffusione di Microsoft Office SharePoint Server, ma più in generale delle differenti piattaforme Microsoft.
Con la nuova acquisizione Microsoft si lancia quindi in un mercato – quello del software per la ricerca aziendale – che secondo molti ha raggiunto, nell’arco di dieci anni, il valore di 1,5 miliardi di dollari. Un settore che finora è stato dominato da società indipendenti quali Fast, Autonomy, Endeca Technologies, Exalead e Inxight Software.
Ma, nel mercato delle piattaforme Search e Advertising, Microsoft mira innanzitutto competere con Google, il primo motore di ricerca del mondo con una fetta di mercato che ammonta al 70% relativamente alla ricerca online.
L’altro segmento di mercato su cui Microsoft mira a far guerra ai rivali (Google ma anche Oracle) è infine il Cloud Computing. Sui progetti della società, tuttaiva, rimane ancora fitto il mistero: si attende la prossima Professional Developer Conference di fine ottobre per conoscere i dettagli del progetto “Red Dog” e capire la ricetta Microsoft in campo Cloud.
Invece, sul versante telefonia mobile non si prefigura lo scontro fra titani con Nokia (Symbian) e Google (Android): niente cellulari Microsoft in arrivo e ancora licenze d’uso a pagamento per Windows Mobile. Parola di Steve Balmer.