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POS: costi per le Partite IVA e alternative Mobile

di Alessandro Longo

Pubblicato 31 Luglio 2014
Aggiornato 11 Novembre 2014 08:46

Panoramica delle nuove soluzioni di Mobile POS dedicate a esercizi commerciali e professionisti, alla luce dei costi medi dichiarati dal Ministero e delle commissioni applicate.

Una commissione dell’1,50 % su tutte le carte senza costi mensili e Mobile POS in omaggio: con questa offerta la banca BNL entra con aggressività nell’arena dei gadget che trasformano lo smartphone in un lettore di carte. Lo fa anche in accordo con Wind, che ha appena presentato un’offerta dedicata alle PMI. Poco fa era stata la volta di Intesa Sanpaolo con Vodafone e di Poste Italiane e TIM con Payleven. Si è formato insomma un Risiko interessante di offerte, con accordi incrociati tra operatori mobili e istituti di credito.
E non è finita perché altri attori indipendenti analoghi di Payleven – come Wallet-Abile, Jusp e Sumup – possono ancora stringere accordi con operatori mobili per la distribuzione dei prodotti. “Stiamo chiudendo un accordo con un operatore mobile”, dice per esempio a PMI.it Giuseppe Saponaro, uno dei fondatori di Jusp. Per inciso, è interessante notare lo stesso fermento di accordi banche-operatori anche per le soluzioni di Mobile Payment e Wallet.

Trattativa sulle commissioni

Intanto, il mese di luglio ha segnato anche l’avvio delle giornate di confronto avviate dal Ministero dello Sviluppo Economico in seguito all’entrata in vigore dell’obbligo ad accettare carte di debito per importi superiori a 30 euro.  Il tavolo è stato condotto insieme alla Banca d’Italia e al Ministero dell’Economia e delle Finanze. Sono stati incontrati rappresentanti ABI, AIIP (Associazione Italiana Istituti di Pagamento e di Moneta Elettronica), Consorzio Pagobancomat, gestori dei circuiti internazionali Visa e Mastercard e alcuni operatori di mercato attivi in particolare nel settore dell’acquiring.

Costi del POS tradizionale

E’ emerso che “l’onere medio che un esercizio commerciale o un professionista sostiene per dotarsi di un POS varia da un minimo di 25-60 euro l’anno a un massimo di 120-180 euro a seconda della tipologia delle apparecchiature prescelte”, rende noto il MiSE.

“Il costo fisso per i terminali più innovativi si aggira in media intorno ai 2-5 euro mensili, mentre per le apparecchiature più tradizionali la media è di 10-15 euro mensili. L’onere che in media deve sostenere un esercente o un professionista per dotarsi di un POS è quindi mediamente intorno ai 25-60 euro all’anno nel primo caso e a 120-180 euro nel secondo”.

“I costi variabili sono invece legati al numero e all’ammontare delle transazioni effettuate dalla clientela e dipendono dal tipo di circuito utilizzato. L’utilizzo dei POS consente peraltro di ridurre l’impatto dei costi legati all’utilizzo del denaro contante, che sono complessivamente stimati intorno al 1-1,5% rispetto all’entità delle transazioni”.

Teniamo anche conto che questi costi sono controbilanciati dagli oneri nascosti del contante. Sulla questione commenta a PMI.it Roberto Scano, presidente di Iwa Italy e tra i più attenti osservatori della questione:

“Fermo restando che l’obbligo ad accettare carte di debito non prevede sanzioni e quindi può essere disatteso senza problemi, mi sembra che i costi indicati dal ministero siano sottostimati rispetto alla realtà. E’ vero però che ci sono soluzioni innovative, collegabili allo smartphone, per abbattere i costi”.

=> Smartphone come POS: le alternative sul mercato

Facciamo il quadro aggiornato di queste soluzioni, partendo dall’ultima novità.

Offerte di Mobile POS

BNL Mobo. Il prodotto BNL accetta Visa, Mastercard, Pagobancomat, Vpay e Maestro. Se preso dalla banca costa 99 euro + IVA, che verranno però rimborsati. BNL restituisce infatti 100 euro di commissioni al raggiungimento di 15.000 euro di transato entro il primo anno di convenzionamento. La commissione è bassa rispetto alla concorrenza: 1,50% su tutte le tipologie di carta. Attenzione però: c’è un minimo mensile di 15 euro, rrgo al commerciante o professionista il prodotto costerà almeno 180 euro l’anno. Con Wind l’offerta che include il Mobo gratuito parte da 38 euro mensili e sono compresi un Samsung Galaxy S5, chiamate e SMS illimitati, 2GB di traffico Internet. Con “nessun costo ricorrente o volume minimo di transazioni”, spiegano da Wind.

Payleven. Supporta le carte Mastercard, Visa, Maestro, Vpay ed è in arrivo il supporto Pagobancomat (cioè il circuito del bancomat propriamente detto). Sono tanti i soggetti che distribuiscono questo prodotto: oltre alla stessa Payleven (via sito), Poste Italiane, negozi Apple, Media Markt (negozi Media World), Ingram Micro e da pochi giorni anche Telecom Italia. I costi: 79 euro una tantum più 2,75% di commissione (con Poste Italiane i prezzi sono inferiori ma si può usare solo con un conto Bancoposta). Per i clienti Telecom Italia, con offerta Impresa Semplice e pacchetto dati 1 GB Mobile POS, non ci sono costi una tantum per avere il prodotto.

=> POS senza spese: Telecom lo offre alle Partite IVA

Setefi Banca Intesa Sanpaolo. Supporta Pagobancomat, Visa, Mastercard, Maestro, Diners, Jcb, American Express e Moneta.  Viene distribuito da Intesa San Paolo e da Vodafone, a condizioni diverse. E’ il solo prodotto di questa categoria ad avere un canone mensile (2 euro dalla Banca, 12 euro da Vodafone che però vi include anche un tablet e 2 GB di Internet Mobile), più un costo di commissione che varia a seconda della categoria merceologica dell’esercente. Sul sito web di Setefi non sono riportati i costi di commissione esatti (si legge che sono variabili), ma Intesa San Paolo riferisce che sono «inferiori all’1,95% sulle carte e a 0,70% sui bancomat».

Jusp. È arrivato a maggio in Italia ma è stato uno dei primi a presentarsi sul mercato in altri Paesi. I costi: 39 euro una tantum per il prodotto più 2,50% su ogni commissione. Supporta Maestro, Visa, Mastercard, Vpay, Amex, Diners e Pagobancomat. Jusp ha anche tariffe con canone mensile flat senza costi di commissione. A settembre arriverà una piattaforma web che equivale a un sistema di cassa per gestire i pagamenti e la fiscalità.

Wallet-Abile. Anche questo è un prodotto italiano, arrivato a maggio.  Costa 69 euro più 25 cent per transazione, a ci si sommano 2,75% di commissione su carte di credito e 1% su Pagobancomat. Inoltre è ad oggi il solo prodotto che supporta anche Windows Phone oltre che Android e iOS. E’ collegabile a una piattaforma di servizi che consentono agli esercenti di gestire la fatturazione e il magazzino prodotti.

Sumup. Supporta solo Mastercard; di contro ha prezzi contenuti: 19,95 euro una tantum e 1,95 % di commissione. A differenza degli altri prodotti analoghi non ha un tastierino: l’utente digita l’importo e il pin della carta su un’app smartphone.