Energia verde: in crescita gli investimenti nel fotovoltaico

di Rosaria Di Prata

Pubblicato 26 Settembre 2011
Aggiornato 24 Febbraio 2018 09:56

Energia: il fotovoltaico, dopo aver passato periodi d'incertezza, a causa della riduzione degli incentivi pubblici, ha ripreso la sua ascesa.

La crisi finanziaria e la riduzione degli incentivi pubblici sono due elementi che hanno messo a dura prova il settore fotovoltaico che, nonostante tutto, ne è uscito indenne. Occorre tener presente che in Italia, si tratta di una delle fonti energetiche alternative che da tempo sono largamente impiegate.

Il successo è stato garantito anche dalla possibilità del privato di poter, in maniera autonoma, scegliere di installare un impianto fotovoltaico per la sua abitazione. Questa scelta del consumatore, nel corso degli anni, è stata supportata da un’adeguata informazione che ha saputo far emergere tutti gli aspetti positivi dell’impiego dell’energia fotovoltaica. Il sole è un’importante fonte energetica, non inquinante e inesauribile, ottima soluzione dunque in questo periodo che i livelli d’inquinamento sono piuttosto alti e le fonti tradizionalmente impiegate iniziano a scarseggiare.

Nel settore fotovoltaico le percentuali di persone che vi investono restano piuttosto alte e a interessarsi al settore sono in tanti, considerando anche nuove formule d’investimento misto. Il costo degli impianti è diminuito gradualmente anche perché la normativa tende a premiare gli impianti a tetto che possono essere gestiti anche in maniera autonoma dal privato: un importante passo in avanti sul fronte dello sviluppo che sta portando già ad una diminuzione in termini di costo davvero importante. Calando il prezzo saranno sempre maggiori i consumatori che decideranno di sostituire il loro impianto con uno fotovoltaico.

A trarne vantaggio dalla positiva situazione degli investimenti nel fotovoltaico è anche il mercato del lavoro nell’industria dei pannelli solari. Si stimano circa 31 mila nuovi posti di lavoro che serviranno senz’altro anche a contrastare la disoccupazione. La capacità produttiva italiana lo inserisce al terzo posto tra i paesi europei ma senza dubbio, se si procede su questa strada, si potranno ottenere anche risultati migliori.