Secondo Microsoft, Windows Vista – con i suoi Service Pack – ha rappresentato un importante passo avanti rispetto a XP sul piano della sicurezza. Ma solo un costante aggiornamento di sistemi operativi e software correlati può garantire un livello veramente soddisfacente, soprattutto in ambito aziendale.
Questo, quanto emerge dal settimo volume del “Microsoft Security Intelligence Report“, che analizza i trend su malware e software indesiderati, exploit, violazioni e vulnerabilità (anche di terze parti) negli ultimi anni.
Nel primo semestre 2009, i computer aziendali – dotati di Forefront Client Security – sono stati più esposti a worm dei pc domestici con Windows Live OneCare. La principale minaccia? Il famigerato Conficker.
Prendendo in esame gli exploit basati sui browser, dall’analisi dei feedback è emerso come sotto XP tali di attacchi coinvolgessero vulnerabilità Microsoft nel 54% dei casi. Considerando le segnalazioni giunte da Pc con Windows Vista, invece, la percentuale scende al 15,5%.
Tra tutte le 10 vulnerabilità più significative identificate sotto Windows XP, ben 6 riconducibili a software Microsoft; una nel caso di Vista. Tre i software più a rischio sicurezza, in pole position appare chiaramente Adobe Flash.
Per quanto riguarda Microsoft Office, più del 70% degli attacchi hanno sfruttato la vulnerabilità MS06-027, la cui patch correttiva era già disponibile da tre anni.
Dunque, è impossibile ottenere un elevato livello di sicurezza gli aggiornamenti disponibili per i sistemi operativi adottati e relativi software, e l’utilizzo di software pirata non aiuta certo: come emerso, non stimola affatto gli utenti, aziende comprese, ad aggiornare i propri sistemi!
Per una protezione ottimale la casa di Redmond consiglia di utilizzare Microsoft Update.