Cresce il numero di Comuni italiani che hanno dichiarato dissesto finanziario, una situazione condivisa da 640 amministrazioni locali tra il 1989 e il 2018.
È l’Osservatorio sulla Pubblica Amministrazione di Officine CST a mettere in evidenza la situazione nazionale che coinvolge soprattutto alcune Regioni, basti pensare che dal 2000 sono stati dichiarati 49 dissesti in Campania, 57 in Calabria e 38 in Sicilia.
È proprio in queste realtà che si concentra oltre il 605 dei Comuni in dissesto finanziario, seguite da Puglia, Abruzzo, Molise e Basilicata.
La recente decisione della Corte Costituzionale, relativa al passaggio da 30 a 10 anni dei piani di riequilibrio, rende la situazione ancora più critica per alcuni Comuni.
Stesso discorso per il contesto di professionisti e società che lavorano con queste amministrazioni.
La normativa prevede, tuttavia, possibilità di cedere il proprio credito a società di factoring, recuperandolo in parte.
Secondo Gianpiero Oddone, amministratore delegato di Officine CST, si tratta di una soluzione che spesso è l’unica alternativa:
le procedure di rientro del credito potrebbero durare anni, poiché sottoposte al vaglio della gestione commissariale dei Comuni che hanno dichiarato dissesto.