Il Ministero della Salute non ha concesso alcuna proroga sulla scadenza per la consegna dei certificati di vaccinazione alle scuole, fissata per il 10 marzo 2018. Un limite che vale per tutte le Regioni (anche se hanno aderito alla procedura semplificata) e che prevede il divieto di accesso negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia (0-6 anni) per i minori non vaccinati fino a quando non avranno regolarizzato la propria posizione vaccinale.
Il termine del 10 marzo è fissato dalla Legge ed è stato ribadito anche dall’ultima circolare Miur-Ministero della Salute dello scorso 27 febbraio che ha fornito le indicazioni operative per l’anticipo, per l’anno scolastico 2017/2018, della procedura semplificata prevista dalla legge a partire dall’anno scolastico 2019/2020 che consente lo scambio diretto di dati tra Asl e Istituti scolastici.
Il comunicato del 12 marzo, inoltre, specifica che per i ragazzi della scuola dell’obbligo (6-16 anni) in caso di inadempienze scatterà la procedura che può portare ad una sanzione pecuniaria da 100 a 500 euro.
Spetta ai dirigenti scolastici la consegna delle copie dei certificati vaccinali o delle dichiarazioni sostitutive che attestano l’impegno preso con le ASL per effettuare le vaccinazioni, anche qualora venissero eseguite in data successiva al 10 marzo.
Con una nota ufficiale la stessa ANP (Associazione nazionale dirigenti e alte professionalità della scuola) sottolinea come possano frequentare la scuola (servizi educativi per l’infanzia e scuole dell’infanzia) solo i bambini i cui genitori abbiano consegnato la documentazione richiesta: in caso contrario, l’accesso al servizio educativo è negato fino alla presentazione dei certificati o delle dichiarazioni necessarie.
Secondo quanto ribadito dall’Istituto Superiore di Sanità, inoltre, i dirigenti scolastici hanno l’obbligo di inviare una comunicazione scritta alle famiglie dei bambini non ancora in regola con le vaccinazioni entro il 20 marzo.