Il lavoro statale è sempre più caratterizzato da cifre in perdita, tanto che i lavoratori della PA sono diminuiti di circa 154mila unità negli ultimi tre anni.
I dati arrivano dal Conto annuale della Ragioneria dello Stato, che informa sul terzo ribasso consecutivo che ha segnato il lavoro nella Pubblica Amministrazione, con 3 milioni 283 mila dipendenti pubblici secondo le stime del 2011.
Se tra il 2008 e il 2011 i travet sono diminuiti del 5%, a farne le spese è stata soprattutto la scuola seguita dal Servizio Sanitario Nazionale, mentre solo le percentuali del lavoro femminile nella PA sembrano non essere caratterizzate da cifre negative, con un aumento in tutti i settori pubblici fino a raggiungere quota 55% degli occupati.
La situazione italiana, inoltre, non rispecchia il quadro europeo, dove secondo l’ultimo rapporto Eurispes i lavoratori nel pubblico impiego sono aumentati tra il 2001 e il 2011, con una crescita che si è evidenziata soprattutto in Spagna e Irlanda. Nella penisola, invece, la regione che ospita un maggior numero di statali è la Lombardia (406mila), seguita dal Lazio con 401mila.