Grazie a un emendamento alla Legge di Stabilità la prima rata della Tares – il nuovo tributo comunale sui rifiuti e sui servizi – slitta da gennaio fino ad aprile 2013, in pratica dopo la campagna elettorale e, soprattutto, a distanza di alcuni mesi dal salasso IMU che si è compiuto con la scadenza del saldo prevista per il 17 dicembre 2012.
A richiedere lo slittamento della Tares è quindi lo stesso Governo, concedendo un po? di respiro ai contribuenti italiani che avranno a che fare con un?imposta alquanto salata, tanto che si prevede un gettito di circa un miliardo l?anno.
La Tares è quindi la nuova tassa comunale che sostituisce Tarsu e Tia, chiamate diversamente a seconda del prelievo effettuato dagli stessi Comuni. L?imposta, che dovrebbe essere strutturata in 4 rate, è destinata non solo ai proprietari di immobili, come l?IMU, ma anche ai cittadini che:
«Occupano o detengono locali o aree scoperte.»
Gli importi della Tares saranno in ogni caso maggiorati rispetto alle vecchie imposte, a causa della destinazione stessa delle entrate finalizzate a finanziare il servizio di igiene ambientale e altri servizi come l’illuminazione e la manutenzione delle strade nei Comuni.