Licenziamenti e mobilità nel pubblico impiego: ne ha parlato il Ministro della Pubblica Amministrazione Filippo Patroni Griffi, che annuncia cifre certe a partire dal 31 ottobre confermando la possibilità che la spending review metta in moto una nuova scure che si abbatterà proprio sui lavoratori statali.
Il Ministro della PA, in seguito a un colloquio con i sindacati, ha infatti confermato l?ipotesi dei nuovi tagli che coinvolgeranno gli statali, tuttavia le cifre certe non si potranno conoscere fino all?inizio dell?autunno.
«Il 31 ottobre sapremo quanti sono gli esuberi nella pubblica amministrazione e quindi partiremo con le misure previste dalla spending review. Non sono in grado di escludere o no licenziamenti. Ci dovrà essere una ridefinizione delle piante organiche dopodiché qualora ci fossero esuberi abbiamo vari strumenti tra cui la collocazione a riposo per i più anziani e la messa in mobilità fino a due anni.»
Parole che hanno scatenato il malcontento tra le sigle sindacali, che confermano lo sciopero generale annunciato per il 28 settembre contro i licenziamenti. A destare polemiche è anche la dichiarazione rilasciata dal segretario confederale della Cgil Nicola Nicolosi: dal tavolo di discussione con Patroni Griffi, infatti, sembrerebbero emergere numeri abbastanza preoccupanti che discordano con le stime rese note dal Governo in materia di esuberi e di futuri tagli al personale operativo negli enti pubblici. Entro il 2015, infatti, si passerà probabilmente da 3 milioni e 300 mila statali a 3 milioni, con un taglio che manderà a casa ben 300 mila dipendenti.