Le scuole della Lombardia andranno incontro a una piccola rivoluzione in materia di reclutamento degli insegnanti: a partire dall?anno scolastico 2012-2013, infatti, gli istituti statali potranno sperimentare la “chiamata diretta? per i docenti senza ricorrere alle graduatorie professionali, ma tenendo conto delle esigenze della singola scuola.
La nuova normativa è stata decisa nel corso del Consiglio Regionale della Lombardia, che ha approvato l’articolo 8 del PdL 146 “Misure per la crescita, lo sviluppo e l’occupazione”: le scuole regionali potranno provvedere a predisporre percorsi di selezione differenziati a seconda degli studi, e in base a questi scegliere gli insegnanti ai quali conferire un incarico annuale.
Si tratta di un provvedimento che ha suscitato le critiche di alcune associazioni di insegnanti, tuttavia alla base della nuova normativa c?è la volontà di rendere più agevole, e più semplice, il sistema di ingresso nel mondo del lavoro per i tanti docenti alla ricerca di occupazione. Il testo dell’articolo 8 cita infatti così:
«Al fine di realizzare l’incrocio diretto tra domanda delle istituzioni scolastiche autonome e l’offerta professionale dei docenti le istituzioni scolastiche statali possono organizzare concorsi differenziati a seconda del ciclo di studi per reclutare il personale docente con incarico annuale.»
Una modifica sostenuta anche dal presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, che ha sottolineato come offrire alle singole istituzioni scolastiche regionali la possibilità di reclutare liberamente i docenti rappresenti una scelta innovativa ed efficace.
«Con questa riforma le singole scuole potranno chiamare gli insegnanti più coerenti con le particolarità di quella scuola. Una misura di modernità.»