Raee, rifiuti elettronici: smaltite 12mila tonnellate nel 2011

di Teresa Barone

26 Gennaio 2012 11:45

Arriva il primo bilancio sui rifiuti elettronici raccolti in Italia dopo l?entrata in vigore della legge Uno contro Uno: si parla di oltre 16mila tonnellate di Raee smaltiti tra il 2010 e il 2011.

Il puntuale resoconto sulla situazione relativa allo smaltimento dei rifiuti elettronici in Italia arriva dal consorzio Ecolight, tra i principali sistemi collettivi nati per la gestione dei Raee al quale fanno capo più 1.500 aziende. Sono stati resi noti, inoltre, i dati che riguardano la raccolta nelle singole regioni, cifre che mettono in evidenza come ci sia una certa disparità nello smaltimento: si parte con la Valle d?Aosta (200 tonnellate), fino alla Sardegna (3.295 tonnellate).

Interessate è anche apprendere un importante risvolto dello smaltimento dei rifiuti elettronici, che ha come conseguenza fondamentale un notevole risparmio energetico grazie alla possibilità di sfruttare materie prime come ferro, plastica, rame e alluminio nel pieno rispetto dell?eco-sostenibilità ambientale.

Dalla UE, intanto, arrivano nuove direttive che mostrano gli obiettivi futuri in materia di riciclaggio di Raee. Si parla dell?introduzione, entro il 2019, della possibilità di consegnare direttamente agli esercenti gli scarti elettrici ed elettronici di piccolo ingombro, e l?istituzione di maggiori controlli mirati a limitare gli imbarchi illegali.

Esistono, tuttavia, ancora numerosi limiti al corretto e completo funzionamento del riciclo di scarti elettronici nei comuni italiani, soprattutto dal punto di vista dell?informazione ai cittadini, come sottolinea Giancarlo Dezio, direttore generale di Ecolight.

«Far conoscere al consumatore questa opportunità è il primo passo per raggiungere livelli importanti di raccolta. E il basso dato di raccolta dei piccoli elettrodomestici è il principale indice della scarsa conoscenza. Infatti, se per frigoriferi e lavatrici solitamente viene richiesta la consegna a domicilio con il ritiro del vecchio prodotto, non avviene così quando si tratta di frullatori o lettori dvd. La consegna non è automatica e il consumatore può portarli in negozio piuttosto che conferirli all?ecocentro del proprio Comune.»