SWOT Analysis, per una PA orientata allo sviluppo

di Stefano Gorla

19 Maggio 2008 16:00

Un'analisi comparata tra le diverse strategie decisionali a disposizione del management per una Pubblica Amministrazione più efficiente ed efficace. Vediamo in dettaglio la SWOT Analysis

In ottobre è stata richiamata la ruota di Deming e in un altro articolo la Balanced Scorecard. Completiamo ora il quadro con la SWOT Analysis per poi procedere ad un’analisi comparativa.

Il processo di modernizzazione della PA ha preso avvio all’inizio degli anni novanta del secolo scorso in un contesto generale di crisi finanziaria che ha portato alla consapevolezza di ridurre i costi dei servizi pubblici in ragione di una maggiore efficacia. Il movimento culturale che ha accompagnato questo processo di cambiamento del settore pubblico è stato definito in Gran Bretagna come “New Public Management” (NPM). Da allora è partita una nuova Vision mirante a svincolare la PA da una posizione legalistica formale sostituendola con l’adozione di una logica gestionale improntata al raggiungimento del risultato. Dalla Gran Gretagna questa logica innovativa ha presieduto, pur con gli adattamenti richiesti dalla specificità dei singoli Paesi, alle riforme amministrative attuate negli USA e nei Paesi Europei.

La PA ha cercato di svolgere un ruolo di timoniere (steering) con una ridefinizione dei ruoli dei soggetti pubblici: all’autorità politica appartiene il livello strategico, non più legato alla gestione operativa che deve invece essere affidata all’amministrazione. Dal canto suo, la PA si apre ad una concertazione con il privato, abbandonando la visione “adversarial”. Ne deriva che non esistono più delle forme di gestione specifiche della PA ma è possibile applicare ad essa, adattandoli opportunamente, i principi e le tecniche del management privato. L’applicazione dei principi derivati dal privato ha consentito lo sviluppo di alcuni degli elementi distintivi della governance come l’attenzione alla partecipazione degli stakeholders e l’applicazione sistematica dei principi di efficacia, efficienza, coerenza e trasparenza dell’intervento pubblico.
Questa impostazione intende affrontare ed “estirpare” il “circolo vizioso” della PA costituto dalla deresponsabilizzazione, dalla rigidità formale dell’azione amministrativa e dall’autoreferenzialità.