Fare la spesa in un hard discount rinunciando ai prodotti di marca consente di risparmiare fino a 3.500 euro all’anno. Lo accerta Altroconsumo che ha effettuato una indagine in 61 città italiane, da Bolzano a Palermo su un campione predeterminato di punti vendita rilevando in totale circa 900.000 prezzi tra aprile e maggio 2012.
In tempi di crisi fare scelte oculate nel momento in cui l’inflazione sale e i salari restano fermi diventa un imperativo per ciascuna famiglia che spende in media, tra alimentare, prodotti per l’igiene personale e per la casa, circa 6.372 euro l’anno, corrispondenti quasi al 20% dell’intero budget famigliare, stando ai dati diffusi dall’Istat.
Individuando il negozio più conveniente della propria città si possono risparmiare centinaia di euro ogni anno. In base a quanto rilevato, monitorando 162 ipermercati, 603 supermercati e 185 hard discount, 8 sono le città dove il risparmio conseguibile è superiore ai 1.000 euro, con una punta record a Firenze, in cui si va oltre 1.500 euro. Arezzo invece è il centro urbano dove è stato trovato il punto vendita in assoluto meno caro mentre quello in cui si spende meno è Pisa, seguita da Firenze e Verona con una spesa media annuale per famiglia di circa 6000 euro. Le città più care sono Aosta e Catania.
Quando la concorrenza funziona le possibilità di risparmi sono maggiori come in Toscana, Umbria, Veneto ed Emilia Romagna. Diversamente come in Trentino, Val d’Aosta, centro-sud ed isole maggiori, risparmiare diviene più difficile.
Secondo Altroconsumo usufruire delle offerte o rinunciare al bene di marca può portare a risparmi considerevoli: 24% di spesa in meno se si opta per prodotti di marca in offerta; 38% in meno se si acquistano prodotti col marchio dell’insegna del supermercato; 55% di esborso in meno se i prodotti sono sempre quelli primo prezzo; ben 61% in meno se si abbandonano i prodotti di marca, scegliendo l’hard discount. In quest’ultimo caso si può arrivare addirittura ad una minore spesa di 3.500 euro l’anno. Perciò il mercato dei prodotti no logo può avere grandi chances in una situazione di crisi economica.