Le indiscrezioni circolate nel corso degli ultimi giorni intorno ad Apple erano fondate: la società di Cupertino ha acquisito il sito web e i servizi gestiti da Lala. La conferma è giunta da un portavoce di Apple, ma non ha arrestato il turbinio di rumor e supposizioni sulla inattesa acquisizione del portale specializzato nella vendita e nello storage di musica online. La società della mela non ha, infatti, fornito alcun dettaglio sull’entità economica dell’accordo raggiunto con Lala e sulle condizioni poste dai due soggetti coinvolti per portare a termine il patto.
Il sistema messo a punto da Lala consente agli utenti di memorizzare, condividere e acquistare le loro collezioni di brani musicali online. Oltre ad ascoltare la musica in streaming, gli utenti possono procedere all’acquisto dei file o dei CD musicali direttamente dallo store del portale. Dinamico e relativamente semplice da usare, il sistema ha conquistato un consistente bacino di utenti, attirando l’attenzione di Apple da tempo attiva nel comparto della musica online con il proprio iTunes Store per scaricare la musica per gli iPod.
A distanza di alcuni giorni dalle prime conferme provenienti da Cupertino, il mistero sull’entità economica dell’acquisizione non è stato ancora risolto. Secondo alcuni osservatori, Apple avrebbe speso circa 3 milioni di dollari per entrare in possesso di Lala, ma secondo altre fonti la cifra messa in campo sarebbe stata molto più alta e intorno agli 80 milioni di dollari. Quest’ultima ipotesi è stata esclusa da Michael Arrington, il fondatore del sito di informazione online TechCrunch solitamente affidabile sulle cifre messe in campo dalle società per le acquisizioni in campo informatico.
Stando alle informazioni raccolte da Arrington, Lala sarebbe stata acquisita per una cifra intorno ai 17 milioni di dollari. Inoltre, considerata la stima pari a 14 milioni di dollari delle risorse depositate in banca dalla piccola società al momento dell’acquisizione da parte di Apple, l’esborso effettivo sarebbe intorno ai 3 milioni di dollari come ventilato da alcune altre fonti online. Una cifra maggiormente plausibile degli 80 milioni di dollari ipotizzati, specie alla luce delle recenti perdite di Lala pari a circa 500mila dollari al mese secondo le fonti consultate da TechCrunch.
Gli interrogativi intorno alla mossa a sorpresa di Apple non interessano solamente l’entità della transazione economica messa in campo per conquistare Lala, ma riguardano anche i progetti di Cupertino sul fronte del comparto della musica online alla luce della recente acquisizione. Nel medio periodo Apple potrebbe sfruttare le soluzioni create dagli sviluppatori di Lala per lo storage e la condivisione in Rete dei brani musicali. La mela morsicata potrebbe apportare alcune modifiche al proprio iTunes introducendo un servizio cloud per consentire agli utenti di mantenere la loro musica online sempre a portata di mano.
Nel breve periodo, invece, l’acquisizione di Lala potrebbe essere sfruttata da Apple per mettere in risalto la propria offerta musicale su Google. Il celebre motore di ricerca aveva stretto, alcune settimane or sono, un accordo con Lala per offrire nelle proprie pagine dei risultati le anteprime dei brani musicali ricercati dagli utenti attraverso Google Search. Tali anteprime potrebbero dunque rimandare allo store di iTunes, offrendo ad Apple una maggiore visibilità. Una ipotesi ritenuta verosimile da numerosi osservatori, ma condizionata dall’eventuale presenza di particolari accordi tra Google e Lala non trasferibili verso soggetti terzi implicati in una acquisizione della società.
Tra tante supposizioni e incertezze, al momento sembra dunque rimanere un solo punto chiaro: l’acquisizione ha permesso ad Apple di portare sotto la propria ala un team di sviluppatori abili e intraprendenti, che in poco tempo hanno decretato il successo di Lala. La società di Cupertino partirà dunque da queste nuove risorse per immaginare il proprio futuro e riaffermare la propria leadership nel competitivo comparto della musica online.