Quest’anno le aziende stanno spendendo più che negli anni scorsi per l’influenza dei dipendenti o degli imprenditori.
È Milano la città in cui si registra il maggior numero di giorni di malattia, e dove è più alto il costo relativo per le imprese, seguita da Roma e Torino. In totale, nelle 14 settimane dal 25 ottobre 2010 al 23 gennaio scorso, il costo sostenuto dalle aziende è di quasi 144 milioni di euro, che corrispondono a oltre 2 milioni e 300mila giorni di assenza per malattia.
Si tratta di quasi 55 milioni in più rispetto all’analogo periodo dello scorso anno. Le stime sono della Camera di Commercio del capoluogo lombardo, che ha realizzato una ricerca specifica sulla base dei dati dell’Istat e del Ministero della Salute.
L’indagine prende in considerazione gli occupati che restano a casa per una media di tre giorni a testa, ed esclude il costo del weekend. La settimana in cui si è verificato il maggior numero di casi è la seconda di gennaio, dal 10 al 16, con 146mila influenze, seguita dalla terza, in cui ci sono stati 144mila casi, e dalla prima settimana dell’anno, con 117mila malattie.
Il primo mese del 2011 è quello in cui di gran lunga si sono verificate più influenze, seguito da dicembre dove però la media è inferiore ai 50mila casi, cifra che scende ancora in novembre, sotto i 20mila. Un andamento simile a quello registrato nella stagione 2008-2009, quando però fra ottobre e gennaio il costo per le aziende è stato di circa 90 milioni di euro, largamente inferiore a quest’anno. L’andamento dell’anno scorso invece rende poco significativo il confronto, visto che il picco di influenze è stato registrato nei mesi autunnali.
E veniamo alla classifica delle diverse province. Milano, la piùcolpita, ha visto 178mila giorni di malattia per un costo di oltre 12 milioni, seguita da Roma con 10 milioni e 400mila euro (167mila giorni persi). La terza, Torino, è parecchio distanziata, con 95mila giorni di assenza che corrispondono a 5,9 milioni di euro, cifra relativamente vicina a quella di Napoli, 5,4 milioni. Nella top sono presenti, nell’ordine, Brescia, Bari, Bergamo, Bologna, Firenze e Verona, che una spesa che supera in tutti i casi i 2mila euro.
Infine, una buona notizia per la salute delle persone e per i bilanci delle aziende: gennaio ha segnato un rapida progressione, ma sembra che il picco sia stato raggiunto a metà mese e inizia a mostrare segnali di diminuzione.