Un panorama fatto principalmente di uomini, residenti prettamente al Nord e imprenditori, quello presentato, in occasione dell’Internet Festival che si è concluso ieri a Pisa per celebrare i 25 anni del web in Italia, dall’Istituto di informatica e telematica del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa (IIT-CNR) nel rapporto che disegna l’identikit di chi registra nel nostro Paese i domini “.it” .
Il 57,7% dei domini della rete italiana vengono comprati dalle imprese del Made in Italy, praticamente il doppio di quelli presi dalle persone fisiche (29,6%). Pochi i liberi professionisti (5,76%) e gli enti no-profit (4,48%).
Tutt’oggi permane una stragrande maggioranza di uomini, che registrano l’83,32% dei domini italiani, contro il 16,68% delle donne. L’età si assesta in media, per entrambi i sessi, tra i 34 ed i 41 anni.
I più attivi in rete sono gli imprenditori del Nord Italia, proprietari di 860mila siti con estensione “.it”, pari al 54% del totale. Poca la differenza tra il Centro della penisola ed il Sud: 384mila pari al 24,20% per il primoe i 343mila pari al 21,64% per il secondo.
Ma in proporzione alla popolazione residente è il Centro la zona dove esiste un tasso di penetrazione maggiore: 385,30domini registrati ogni 10.000 abitanti. Mentre al Nord e al Sud si scende a 371,77 e 201,83 rispettivamente. A livello regionale, però, torna protagonsta il nord, la penetrazione risulta infatti più alta in Trentino Alto Adige e Lombardia.
Dati importanti quelli presentati dall’IIT-CNR, che ci danno una chiara indicazione «dell’uso che in Italia si fa di Internet», spiega Anna Vaccarelli, responsabile Relazioni esterne, media e comunicazione del Registro .it.