Un maxi risarcimento di un milione di dollari è quello che la Nike dovrà versare ai dipendenti indonesiani per straordinari non pagati.
Ad annunciarlo è stato il sindacato indonesiano che rappresenta i lavoratori della Nikomas, azienda filiale della multinazionale statunitense con sede a Serang, che aveva intrapreso trattative con la Nike per l’accordo sulla retribuzione delle circa 600.000 ore di straordinari non retribuiti da quasi un anno. L’abitudine di non pagare il lavoro straordinario è una realtà che va avanti da più di un decennio alla Nikomas, come ricorda il sindacato, purtroppo la legislazione indonesiana permette il risarcimento da solo due anni.
Un evento che ha avuto, certamente, un impatto positivo su tutto il movimento sindacale indonesiano e per i circa 100.000 operai che lavorano nel settore dell’abbigliamento, solo a Serang. Manovalanza poco rispettata riguardo al lavoro non retribuito e che è impiegata presso grandi multinazionali che in questo settore, in Indonesia, sono rappresentate oltre che dalla Nike anche dall’Adidas e dalla Puma.
Da anni il colosso americano è accusato di sfruttamento minorile e di approfittare delle condizioni lavorative indigenti per abbattere i costi di produzione. L’associazione Oxfam Australia ha da qualche tempo messo sotto controllo la condizione del lavoro in Indonesia accusando le grandi multinazionali di impedire la formazione di sindacati all’interno delle fabbriche o di licenziare lavoratori a seguito di scioperi o proteste.
Una vittoria significativa che va letta quindi come un primo step dei diritti dei lavoratori nei mercati dei paesi in via di sviluppo, dove le multinazionali decidono di delocalizzare la produzione principalmente per contenere i costi. Il risarcimento per i 4500 operai è previsto che sarà versato i primi giorni del mese di Febbraio.